
Dopo settimane in cui è stato al centro dell’attenzione mediatica – prima per il “Capodanno-gate” e poi per l’esordio all’Ariston – Tony Effe sembrava destinato a dominare il 2025. Invece, l’aria sta cambiando. Il suo nome, che aveva infiammato le cronache a cavallo tra dicembre e febbraio, oggi torna a far parlare di sé… ma per motivi meno entusiasmanti.
L’artista romano, al secolo Nicolò Rapisarda, classe 1991, aveva annunciato due concerti-evento per l’estate: il 27 giugno a Milano (Fiera Milano Live) e il 6 luglio a Roma, in uno degli scenari più iconici del mondo, il Circo Massimo. Ma qualcosa non sta andando secondo i piani.
Il concerto al Circo Massimo è (quasi) un deserto
Sui social, in particolare su X (ex Twitter), sono moltissimi a notare lo scarso interesse per l’appuntamento romano. Basta un rapido sguardo alla mappa dei posti su TicketOne per vedere come l’arena sia ancora quasi completamente “colorata” – ovvero, con la maggior parte dei biglietti invenduti.
Per un artista che solo pochi mesi fa riempiva il Palazzo dello Sport e l’Unipol Forum, è una battuta d’arresto inattesa. La domanda ora è lecita: Tony Effe riuscirà a ribaltare la situazione, oppure dovrà ridimensionare le sue ambizioni?
Numeri da capogiro, ma qualcosa non torna
E dire che i numeri sembravano tutti dalla sua parte. Con oltre 1,5 miliardi di streaming, 37 Dischi di Platino, 11 Dischi d’Oro e un secondo album solista, ICON, dominatore della classifica FIMI nel 2024, Tony Effe pareva inarrestabile.
Il singolo Sesso e Samba, hit estiva certificata Quintuplo Disco di Platino, è rimasto per 12 settimane consecutive al vertice della FIMI/GfK. In autunno, il suo Icon Tour ha registrato il tutto esaurito in due dei palazzetti più importanti d’Italia. Un’ascesa travolgente, che sembrava preludere a un’estate trionfale.
Dall’Ariston alla caduta di hype: cosa non ha funzionato?
Forse Sanremo non è stato il trampolino che Tony Effe sperava. Il brano Damme ‘na mano non ha lasciato il segno. Le critiche non si sono fatte attendere: dall’interpretazione giudicata debole, agli eccessi social (e non) che hanno alimentato la polemica, fino ai look patinati coperti da strati di fondotinta maldestramente visibili.
E mentre l’attenzione mediatica si spostava su scandali e rivelazioni altrui (vedi il caso Fedez), il trapper romano sembrava passare in secondo piano. Anche la polemica del Capodanno romano, che inizialmente gli aveva garantito visibilità e simpatia, non sembra più sufficiente a trainare la sua immagine verso il tutto esaurito.
Una star sotto pressione: pubblico saturo o marketing sbagliato?
Il flop dei biglietti può derivare da diversi fattori: il Circo Massimo è una location ambiziosa e difficile da riempire anche per nomi storici della musica italiana. Ma forse il pubblico inizia a sentire una certa saturazione. Tra polemiche, provocazioni e sovraesposizione mediatica, l’immagine di Tony Effe potrebbe aver perso quel magnetismo spontaneo che l’aveva reso un personaggio di culto.
Sarà rimonta o ridimensionamento?
Con ancora qualche mese a disposizione prima della data romana, c’è tempo per cambiare le sorti dell’evento. Magari con campagne promozionali mirate o nuovi featuring a sorpresa. Ma resta il dubbio: Tony Effe sta pagando il prezzo di un successo gestito male o è semplicemente una fase di passaggio in una carriera destinata a durare?