
Nella serata del 20 maggio 2025, un terremoto giudiziario scuote Sorrento, dove la Guardia di Finanza ha arrestato in flagranza di reato Massimo Coppola, sindaco della cittadina costiera. L’accusa è di aver ricevuto una tangente in contanti. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, nell’ambito di un’indagine su reati contro la pubblica amministrazione.
Massimo Coppola: cena-trappola e la consegna dei contanti
L’arresto è scattato al termine di una cena, organizzata in un ristorante della zona subito dopo un evento sportivo. Durante la quale un imprenditore ha consegnato 6mila euro in contanti al primo cittadino e al suo collaboratore Francesco Di Maio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, si trattava di una nuova tranche di un accordo illecito complessivo. Accordo che avrebbe previsto un pagamento di 120mila euro in cambio dell’aggiudicazione dell’appalto per la refezione scolastica 2023–2026, dal valore di oltre 4,5 milioni di euro.
Durante l’arresto, i finanzieri hanno trovato parte della somma (4.500 euro) nelle tasche del sindaco e il resto (1.500 euro) in possesso del collaboratore.
Soldi in contanti, appalti e un “sensitivo” tra gli indagati
L’indagine ha fatto emergere ulteriori episodi. Lo stesso imprenditore avrebbe già versato in passato altri 50mila euro, legati a un appalto per il miglioramento dell’asilo nido comunale di Sorrento (2022-2025). Durante le perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto nella casa del sindaco 34mila euro in contanti.
Ma il dato più sorprendente è emerso durante l’ispezione nell’abitazione di Raffaele Guida, alias “Lello il sensitivo”. L’uomo è ritenuto fiduciario di Coppola nei rapporti con gli imprenditori. In un incavo nascosto di un tavolo da biliardo sono stati trovati oltre 167mila euro. Complessivamente, i sequestri ammontano a 285mila euro in contanti, oltre a dispositivi elettronici e documenti.
Il panettone da 15mila euro e i sospetti pregressi
L’indagine non è nata dal nulla. Già nel dicembre 2024, il sindaco era stato controllato nei pressi del casello di Castellammare di Stabia mentre trasportava 15mila euro nascosti nella confezione di un panettone natalizio. Anche in quel caso, si sospetta che i soldi provenissero da dazioni illecite, ma il Tribunale del Riesame restituì il denaro per mancanza di elementi probatori sufficienti.
Il profilo politico e il passato di Massimo Coppola
Avvocato di 48 anni, Massimo Coppola ha alle spalle un percorso politico nel centrodestra: nel 2013 ha aderito al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, lasciando il Popolo delle Libertà. È stato più volte consigliere e assessore comunale a Sorrento, fino alla vittoria alle elezioni amministrative del 2020, sostenuto da una coalizione di liste civiche e, al ballottaggio, anche dal Partito Democratico.
Nel tempo ha gestito deleghe chiave come commercio, politiche giovanili, marketing territoriale e mobilità. La sua attività politica si è sempre intrecciata con una spiccata presenza sui social: appena due giorni prima dell’arresto celebrava, via Facebook, il posizionamento di Sorrento tra le 10 migliori mete gastronomiche al mondo secondo il Mastercard Travel Index 2025.
Una nuova “Tangentopoli” in Costiera?
La Procura ha contestato al sindaco il reato di “induzione indebita a dare o promettere utilità”, un’ipotesi delittuosa prevista dall’art. 319-quater del Codice Penale, a metà tra la concussione e la corruzione. Le indagini, ancora in corso, coinvolgono anche altri funzionari pubblici e imprenditori legati all’aggiudicazione di appalti pubblici.
Gli sviluppi della vicenda fanno inevitabilmente pensare agli anni bui di Tangentopoli. I magistrati non escludono ulteriori provvedimenti, mentre cresce l’attenzione sul sistema degli appalti pubblici nel Sud Italia, in un contesto dove trasparenza e legalità restano valori da difendere con fermezza.