Paura e violenza nella periferia Nord di Torino, dove una donna di 90 anni è stata vittima di una baby gang. Una brutale rapina in casa propria e un’altrettanto violenta aggressione. Il fatto è avvenuto il 20 gennaio, quando un gruppo di giovani è entrato nel suo appartamento nel quartiere Barriera di Milano. I rapinatori hanno colpito la donna in cucina, facendola cadere a terra, e l’hanno minacciata con una pistola. Anche la figlia della vittima, presente in casa, è stata costretta a subire l’aggressione.
Baby gang: la rapina diventa spettacolo sui social
Un aspetto inquietante della vicenda è il comportamento dei rapinatori, che hanno filmato l’intera aggressione per poi condividere il video online. Per loro, più che il bottino, sembrava contare la notorietà sui social. Questo modus operandi, purtroppo, non è un caso isolato: sempre più giovani criminali immortalano le loro azioni illecite per guadagnare attenzione virtuale.
Le indagini e l’arresto della baby gang
Dopo la denuncia della vittima, le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine durata un mese. Grazie al video diffuso sui social, gli investigatori sono riusciti a identificare i responsabili. Si tratta di quattro ragazzi, tra i 16 e i 20 anni, tre di origine marocchina e uno italiano. Una volta rintracciati, sarebbero stati arrestati. Risponderanno delle loro azioni di fronte alla giustizia.
Un fenomeno preoccupante
Secondo la procuratrice per i minori di Torino, la registrazione e la condivisione di atti criminali sta diventando una tendenza tra i giovanissimi. Le immagini delle loro imprese illecite vengono mostrate con orgoglio sui social, come se il crimine stesso fosse secondario rispetto alla fama ottenuta online. Un fenomeno che solleva interrogativi sull’influenza dei social media e sulla crescente disconnessione tra azioni e conseguenze reali.
