Shiva, il rapper e la sua seconda occasione: tra lusso, carcere e musica

Un passato turbolento e un futuro tutto da scrivere.

Shiva

Il rapper Shiva, al secolo Andrea Arrigoni, ha trascorso sette mesi agli arresti domiciliari prima di ottenere una riduzione della pena. Il programma televisivo “Le Iene” ha raccontato il suo percorso attraverso un reportage di 48 ore, in cui il trapper milanese ha mostrato il suo lato più intimo, tra riflessioni sul suo passato e speranze per il futuro.

Un lusso sfrenato tra le mura di casa

Durante il servizio, Shiva ha aperto le porte del suo appartamento nel cuore di Milano, rivelando il suo stile di vita opulento. Gioielli, capi firmati e accessori dal valore esorbitante, tra cui un orologio da 210mila euro, sono parte integrante del suo quotidiano. “Se lo rivendo ora ne faccio 300mila”, ha affermato con sicurezza, sottolineando l’importanza del denaro nel mondo della trap.

La nascita del figlio e la realtà del carcere

Il periodo di detenzione ha segnato profondamente il rapper, soprattutto perché coincideva con un momento cruciale della sua vita personale: la nascita del figlio Draco. “L’ho saputo dai fuochi d’artificio sparati fuori dal carcere”, ha raccontato, mettendo in evidenza quanto la prigione sia più un luogo di privazione che di rieducazione.

L’episodio della sparatoria: una verità complessa

Condannato a 4 anni e 7 mesi per una sparatoria avvenuta nel luglio 2023 a Settimo Milanese, Shiva ha sempre cercato di chiarire la propria versione dei fatti. “Non era un tentato omicidio, sapevo cosa stavo facendo”, ha dichiarato, spiegando di aver sparato in aria per difendersi da un’aggressione.

La riduzione della pena è arrivata grazie alla buona condotta, consentendogli di ottenere la libertà vigilata e di pianificare il suo ritorno sulla scena musicale.

Musica e modelli culturali: il dibattito sulla trap

Il caso di Shiva riapre il dibattito sull’influenza della musica trap tra i giovani. Alcuni studi evidenziano come testi ricchi di violenza e sessismo possano avere un impatto negativo sugli adolescenti, alimentando stereotipi tossici. La domanda resta aperta: il rap e la trap possono trasmettere valori positivi o sono solo il riflesso di una realtà difficile?

Ora Shiva ha l’opportunità di riscrivere la sua storia. Il tour estivo del 2025 segnerà il suo ritorno sulle scene. Sarà una rinascita artistica o solo l’ennesimo capitolo di una vita travagliata?