
Si è chiusa con un bilancio più che positivo la terza edizione dello Scollinare Film Festival, che dal 21 al 24 agosto ha animato il centro storico di Tolentino (MC) nel cuore delle Marche, con proiezioni, incontri, concerti e laboratori. Un appuntamento che, nonostante le condizioni meteo avverse e una nuova location da sperimentare – il cortile della ex scuola Don Bosco – ha saputo attrarre oltre 2.000 spettatori, confermandosi come un evento raro nel panorama culturale della provincia di Macerata. Diretto da Damiano Giacomelli con la collaborazione di Leonardo Accattoli, il festival ha dimostrato ancora una volta la capacità di intrecciare cinema, musica e convivialità, coinvolgendo non solo appassionati ma anche abitanti e visitatori incuriositi da un programma ricco e variegato.
Tra classici e nuove voci, il cinema protagonista
Il cuore della rassegna è stato naturalmente il grande schermo. Tra i momenti più significativi spicca la proiezione speciale di Fantozzi, arricchita dall’incontro emozionante con Elisabetta Villaggio, figlia del celebre attore Paolo. Grande successo anche per la serata dedicata a Gloria! di Margherita Vicario, con la presenza dell’attrice Maria Vittoria Dallasta, seguita dall’energia travolgente dell’Orchestrina di Molto Agevole e dal dj set internazionale di Clap! Clap!, che hanno trasformato Tolentino in un palcoscenico a cielo aperto fino a tarda notte. Altro momento di alto valore artistico è stata la performance di Massimo Pupillo (ZU), che ha sonorizzato dal vivo Una locanda di Tokyo di Yasujirō Ozu, regalando al pubblico un’esperienza di rara intensità. Ospite d’eccezione dell’edizione 2025 è stato Fabrizio Ferracane, attore vincitore del Nastro d’Argento, che ha dialogato con gli spettatori a margine delle proiezioni de Il traditore e La guerra di Cesare.

Cultura e attualità, uno sguardo sul mondo
Lo Scollinare Film Festival non è solo intrattenimento, ma anche riflessione. Tra i momenti più intensi va ricordato il collegamento con Gaza del giornalista Alhassan Selmi, che ha accompagnato la presentazione della mostra Be my voice, attualmente in esposizione al Politeama di Tolentino. Un’occasione che ha portato nel cuore delle Marche uno sguardo diretto e coinvolgente su uno dei conflitti più drammatici del presente. Al tempo stesso, il festival ha riservato grande attenzione alle nuove generazioni, grazie a iniziative come il Cinema Circus, laboratorio popolare che ha animato il sabato pomeriggio avvicinando al cinema bambini, ragazzi e famiglie.

Premi e chiusura in grande stile
L’ultima giornata si è aperta con la cerimonia di premiazione dello Scollinoscopio 2025, assegnato all’attore maceratese Mario Pallotta, e con la proiezione dei cortometraggi realizzati dagli allievi della scuola di cinema Officine Mattòli, segno tangibile dell’impegno del festival nel promuovere la creatività locale e il futuro della settima arte. La chiusura non poteva che essere all’altezza di un programma così intenso: il pubblico ha salutato l’edizione 2025 con la proiezione di Flow – un mondo da salvare, film vincitore dell’Oscar di quest’anno, che ha offerto un finale suggestivo e ricco di significato.

Un festival raro nel panorama locale
Organizzato dall’associazione Officine Mattòli con il sostegno di numerosi partner e realtà culturali, lo Scollinare Film Festival ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di fondere cinema, musica e impegno sociale in un contesto di grande partecipazione collettiva. Non un semplice cartellone di proiezioni, ma un vero e proprio laboratorio culturale, capace di mettere Tolentino al centro di un dialogo che parla al territorio e al mondo. In un panorama come quello della provincia di Macerata, il festival si conferma come un’esperienza rara e preziosa, capace di crescere anno dopo anno e di consolidare un’identità originale: quella di un evento che unisce comunità, linguaggi artistici e sguardo internazionale, proiettando le Marche sulla mappa dei festival di cinema più vitali e sorprendenti.
