Walker Meghnagi su Sanremo e Ghali: “dove sono i vertici Rai?”

Walker Meghnagi

Riportiamo le dichiarazioni  del presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi. “Ieri sera al festival di Sanremo, uno spettacolo che dovrebbe unire gli italiani, è andata in scena un’esibizione che ha ferito molti spettatori. Ghali ha proposto una canzone per gli abitanti di Gaza, ma a differenza del cantante, non possiamo dimenticare che questa terribile guerra è il prodotto di quanto successo il 7 ottobre.

Il massacro del 7 ottobre

Commenta Walker Meghnagi: “Dopo che i terroristi di Hamas, che controllano Gaza, avevano superato il confine legalmente riconosciuto di Israele e avevano sterminato in sole due ore oltre 1.400 ebrei (donne stuprate e mutilate, neonati bruciati vivi nei forni a microonde, bambini ammazzati a freddo uno ad uno, disabili e anziani massacrati senza pietà) ebbene,  gli abitanti del territorio hanno festeggiato con balli  distribuendo caramelle ai passanti e complimentandosi con chi ha commesso tale massacro.

Quegli stessi abitanti, talora apparentemente pacifici insegnanti delle scuole finanziate dalle Nazioni Uniti (anche da noi italiani ndr) hanno nascosto oltre 200 israeliani tarttenendoli in cattività in condizioni disumane”.

La canzone di Ghali e le considerazioni di Walker Meghnagi

Il presidente Walker Meghnagi conclude: “Molti tra loro sono prigionieri nei tunnel che partono dagli ospedali di Gaza di cui parla Ghali. Tra gli israeliani tuttora in ostaggio c’è anche un neonato che ha “festeggiato” il suo primo compleanno nelle mani dei suoi aguzzini, con l’unica “colpa” di essere ebreo. La stessa “colpa” che, neanche 80 anni fa, fu la causa della morte di un milione e mezzo di bambini ebrei, nella totale indifferenza dell’Europa e con la complicità di volenterosi carnefici europei, molti dei quali italiani.

Non possiamo accettare che nella nostra Italia, nel Paese dei nipoti di quanti hanno stilato le leggi razziali, si possa spacciare una tale propaganda antisraeliana, in prima serata, sulla televisione pubblica. Non con il nostro silenzio. Le nostre sinagoghe e le nostre scuole sono circondate dalla polizia e dall’esercito, sappiamo sulla nostra pelle che la propaganda finisce per armare le mani dei violenti. E ci chiediamo, dove sono i vertici Rai?”