Roma, doppio omicidio in stile esecuzione: pioggia di proiettili davanti casa

Due cittadini cinesi sono stati assassinati nella notte del 14 aprile in via Prenestina. Una raffica di colpi li ha raggiunti a pochi metri dalla loro abitazione. È caccia a due uomini in moto.

Roma doppio omicidio

Roma si risveglia scossa da un nuovo episodio di violenza estrema per un doppio omicidio. Nella tarda serata del 14 aprile, due cittadini cinesi — Zhang Dayong, 53 anni, e Gong Xiaoqing, 38 — sono stati freddati con una raffica di proiettili davanti al portone del condominio in cui vivevano, in via Prenestina, all’altezza del civico 62, a pochi passi dalla Tangenziale Est. Un agguato spietato, eseguito con precisione militare.

Roma, l’agguato: una trappola mortale per il doppio omicidio

Le vittime erano appena rientrate in bicicletta e si trovavano ormai sotto casa quando l’aggressore ha aperto il fuoco. Alcuni colpi hanno raggiunto l’uomo alla testa, segno che chi ha sparato voleva assicurarsi la loro morte. I soccorsi del 118 sono stati tempestivi, ma inutili: Zhang e Gong erano già privi di vita.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando Provinciale di Roma e del Nucleo Investigativo. A terra, gli inquirenti hanno repertato almeno sei bossoli, probabilmente sparati da un’arma di piccolo calibro.

Il killer li aspettava: l’ombra della premeditazione

L’agguato era stato pianificato. Questo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Roma. Il killer si trovava già all’interno del palazzo, dove avrebbe citofonato ad alcuni condomini per farsi aprire. Alcuni testimoni riferiscono che l’uomo, col volto coperto da un cappuccio, si sarebbe diretto al piano dove abitava la coppia pochi minuti prima dell’agguato. Una volta scesi, li avrebbe seguiti all’esterno e uccisi sul marciapiede.

Doppio omicidio e fuga su due ruote

Il killer, probabilmente aiutato da un complice, sarebbe fuggito in sella a una moto. La dinamica lascia poco spazio ai dubbi: si è trattato di un’esecuzione. Le telecamere di sorveglianza della zona vengono passate al setaccio, ma quelle interne al condominio erano fuori uso.

L’analisi dei cellulari, trovati accanto ai corpi insieme alla borsa della donna, potrebbe fornire ulteriori indizi. Gli inquirenti escludono il movente della rapina: nulla è stato rubato.

Ipotesi: vendetta, debiti o passione?

Le indagini si muovono su più fronti. La pista del regolamento di conti legato a debiti personali — forse di gioco, dato un precedente della donna — è tra le più accreditate. Ma non si esclude un movente sentimentale. L’appartamento della coppia, affittato formalmente a un’altra persona, è stato posto sotto sequestro e verrà analizzato a fondo. Anche l’inquilino verrà ascoltato dagli inquirenti.

Autopsia e identità confermate

Il magistrato titolare dell’inchiesta, il PM Stefano Opilio, ha effettuato un sopralluogo notturno e disposto l’autopsia su entrambi i corpi. I passaporti della coppia sono stati ritrovati all’interno dell’abitazione, confermandone l’identità.

Un mistero da risolvere

La città resta col fiato sospeso mentre le forze dell’ordine intensificano le ricerche per risalire ai responsabili. Troppe le ombre ancora da chiarire: chi erano davvero Zhang e Gong? Cosa si nasconde dietro la loro esecuzione? E soprattutto, chi ha deciso che quella notte doveva essere la loro ultima?