
San Valentino (Trento). Scaroni domina le Alpi. Resiste la maglia rosa Del Toro. Recuperano minuti Carapaz e Yates. Criolla definitivamente Ayuso. Oramai quasi certe le maglie ciclamino e Azzurra. Domani altra tappa difficile con il Tonale ed il Mortirolo. La classifica potrebbe cambiare di nuovo.
San Valentino (Trento). Il tappone dolomitico ha fatto vittime illustri. La sedicesima tappa è stata vinta, si può dire in coppia dall’italiano Christian Scaroni, assieme al suo compagno di squadra Lorenzo Fortunato. La coppia è giunta sul traguardo a braccia alzate. Dietro si è scatenato l’inferno. Attacco di Carapaz e Yates che guadagnano posizioni in classifica generale. A farne le spese la maglia rosa che ha perso secondi preziosi, anche se è riuscita a contenere il distacco. Crollati Ayuso e Roglič che è stato costretto al ritiro.
Una tappa dolomitica senza respiro: da Piazzola sul Brenta a San Valentino
Dopo il terzo giorno di riposo si è ripreso oggi con la sedicesima tappa da Piazzola Sul Brenta a San Valentino (Brentonico), di 203 Km. Il percorso odierno prevedeva i primi 50 km di pura pianura, e poi gli altri 150 di pure salite e discese senza alcun momento di respiro. Dopo l’avvio in pianura e superato Arsiero si entra nella valle dell’Astico dove inizia la prima delle salite di giornata: Carbonare. Segue una discesa veloce su Trento per scalare fino a Candriai la prima metà del Monte Bondone. Breve discesa e ancora salita fino a Vigo Cavedine. Ancora una breve discesa e si affrontava dal versante di Arco-Bolognano il passo di Santa Barbara con i suoi 13 km a quasi il 9% (punte al 14%). Discesa fino a Mori dove iniziava la salita finale di 17 km a San Valentino (Brentonico).
Cronaca della tappa: fuga, cadute, colpi di scena
La cronaca ha visto avvantaggiarsi al km 14, Rafferty, Germani, Tarling, Barrenetxea, Azparren, Černý e van Aert. Al km 24, caduta di Tarling che è costretto al ritiro. Davanti restano in sei al comando. Al km 36, il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo è di 1 minuto e 10 secondi sul gruppo.
Al km 60, dal gruppo contrattacca un drappello di diciotto atleti comprendente la Maglia Azzurra. Al km 72, i sei fuggitivi hanno un vantaggio di 56 secondi sul gruppo maglia Azzurra e 6 minuti e 25 secondi sul gruppo Maglia Rosa.
Classifica stravolta: chi sale, chi crolla
Al km 75, Guglielmi, Bilbao Lopez, Moniquet, De Bondt, Gaudu, Heiduk, Petilli, Cepeda, Engelhardt, Leemreize, D. Bais, M. Bais, Voisard, Covili, Martinelli, Fortunato, Masnada e Scaroni raggiungono i fuggitivi. A quel punto abbiamo ventiquattro atleti al comando. Al km 92,7 caduta di Martinelli poi costretto al ritiro. Restano quindi in ventitré al comando. Il gruppo Maglia Rosa lascia ulteriore spazio ai fuggitivi che raggiungono un vantaggio di 9 minuti e 08 secondi. Si segnala il ritiro di Roglič.
Al km 157, fra i fuggitivi in difficoltà Černý, De Bondt, Gaudu, Rafferty, Van Aert, Heiduk, M. Bais, Covili, Masnada; il gruppo Maglia Rosa ha un ritardo di 7’25”. Al km 158, restano al comando Bilbao Lopez, Moniquet, Cepeda, Leemreize, Voisard, Fortunato e Scaroni. In difficoltà anche Ayuso.
Al km 187, Voisard ha 27 secondi di vantaggio su Cepeda, Leemreize, Fortunato e Scaroni. Il gruppo maglia rosa transita a 4’25”. Al km 189, Voisard raggiunto da Cepeda, Fortunato e Scaroni. A 3’40” il gruppo Maglia Rosa.
Al km 194, Fortunato e Scaroni, hanno 14 secondi su Cepeda, 1’15” su Leemreize e Voisard, 2’37” su Moniquet, 2’55” su Pellizzari, mentre il gruppo Maglia Rosa.è a 3’40”. Al km 197, Fortunato e Scaroni; a 52” Cepeda; a 1’55” Leemreize; a 2’08” Pellizzari; a 2’18” Carapaz; a 2’30” Voisard; a 2’40” Gee; a 3’05” il gruppo Maglia Rosa.
Al triangolo rosso, Fortunato e Scaroni vanno a giocarsi la vittoria di tappa, che poi volata non c’è stata. La coppia traglia il traguardo assieme a braccia alzate. Vittoria di Scaroni su Fortunato. A 55 secondi Pellizzari, a 1’10” Carapaz, a 1’23” Gee, a 1’43” Cepeda, a 1’52” Storer, S. Yates, a 2’19”. Del Toro a 2,46 e via via il resto del gruppo.
Christian Scaroni vince la sedicesima tappa da Piazzola Sul Brenta a San Valentino (Brentonico), di 203 Km, in 5 ore 35 minuti e 5 secondi, alla media oraria di 36,349 km/h. Crollo di Ayuso che è giunto sul traguardo con un ritardo di oltre 14 minuti.
Ennesimo ribaltone della classifica generale, anzi tra i primi i secondi si contano sulla mano. Ma vediamo la nuova classifica generale. Resta maglia rosa il corridore messicano Isaac Del Toro con un vantaggio di 26 secondi sull’inglese Simon Yates. In terza posizione sale l’equadoregno Richard Carapaz a 31 secondi. Quarto sale il canadese Derek Gee con un ritardo di 1 minuto e 31 secondi dalla maglia rosa.
In quinta posizione sale il nostro Damiano Caruso con un ritardo di 2 minuti e 40 secondi dal leader messicano. In sesta posizione sale anche Egan Bernal con un ritardo di 3 minuti e 23 secondi. Settima posizione per Michael Storer a 3,31. In ottava posizione scende Antonio Tiberi che ha un ritardo dalla maglia rosa di 4 minuti e 07 secondi. In nona posizione sale Giulio Pellizzari che dopo l’abbandono di Roglic diventa capitano della Red Bull – Bora – Hansgrohe. . In decima posizione sale Adam Yates a 5 minuti e 8 secondi.
Esce dai primi dieci Thymen Arensman che perde oltre 8 minuti dalla maglia rosa. Esce di classifica anche il compagno di squadra della maglia rosa Juan Ayuso a 13 minuti e 27 secondi. Non cambia la classifica generale dell’ultimo che rimane sempre il tedesco Alexander Krieger con un ritardo dalla maglia rosa di 4 ore, 27 minuti e 02 secondi.
Mads Pedersen oramai quasi irraggiungibile nella classifica generale della maglia Ciclamino. Pedersen ha 240 punti. Al secondo posto stabile con la metà dei punti Olav Kooij a 135 punti. Terzo sale il belga Van Aert a 98 punti.
La tappa odierna ha praticamente chiuso la questione della maglia Azzurra di leader del Gran Premio della Montagna. Lorenzo Fortunato della Xds Astana vincendo tutti i gran premi della montagna della tappa odierna sale a 319 punti. Secondo il compagno di squadra Cristian Scaroni a 125 punti e terzo Juan Ayuso a 54 punti.
Cambia la classifica della maglia Bianca dei giovani, In testa troviamo sempre il corridore messicano Isaac Del Toro. Al secondo posto sale Antonio Tiberi a 4 minuti e 07 secondi. Terzo in classifica generale sale Giulio Pellizzari a 4 minuti e 36 secondi. Esce di classifica Ayuso che dopo i minuti persi oggi perde oltre 13 minuti.
Non cambia la classifica a squadre. Al comando troviamo sempre la Uae Team Emirates della maglia rosa. Al secondo posto la Bahrain Victorious con 29 minuti e 13 secondi di ritardo dalla squadra leader. Al terzo posto la XDS Astana Team con un ritardo di 33 minuti e 14 secondi dalla squadra araba.
Domani si fa la storia: arriva il Mortirolo
Domani va in scena un’altra tappa di montagna, la diciassettesima tappa da San Michele all’Adige a Bormio di 155 Km. Il percorso prevede salite storiche del Giro d’Italia. Il primo il Passo del Tonale, poi discesa fino a Monno ed inizio della salita del Mortirolo. Del Passo del Mortirolo c’è poco da dire, è la terza salita più dura delle corse a tappe, considerata “Cima Pantani”, poi discesa impegnativa fino a Grosio e risalita fino a Bormio all’arrivo. Tra il Mortirolo e l’arrivo si scala anche la breve salita delle Motte.
Anche domani probabile fuga di giornata, o forse no, magari gli uomini di classifica non vogliono perdere la possibilità di vincere una tappa epica.
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