Psoriasi, malattia della pelle cronica molto sottovalutata

E' allo studio la Carta delle priorità, un progetto a sostegno dei malati di psoriasi

Psoriasi malattia della pelle

Psoriasi, malattia della pelle cronica molto sottovalutata. E’ responsabile della comparsa di lesioni cutanee, chiamate placche, molto ben circoscritte e ricoperte da delle squame spesso grigio-argentee. Le cause che scatenano la psoriasi non sono state ancora del tutto chiarite ma un ruolo fondamentale è giocato dal nostro sistema immunitario e della genetica.

La psoriasi è contagiosa?

La psoriasi non è contagiosa. Si può stare vicino a persone affette da questa malattia cronica, si può anche toccarle senza rischiare di essere contagiati. Le placche psoriasiche sono visibili solitamente su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e zona lombare della schiena, ma possono essere individuate anche su tutto il corpo.

Quando, come e perchè si manifesta

La psoriasi  è una malattia della pelle  che può presentarsi a qualsiasi età ma solitamente compare per la prima volta tra i 20 e i 30 anni. Capitano anche casi di esordio precoce (15 anni). Un altro periodo importante nella vita dell’uomo nel quale piò manifestarsi al psoriasi è tra i 50 e i 60 anni. Difficile riscontrare casi di psoriasi su neonati o bambini.

Le cause che scatenano la psoriasi sono ancora del tutto note. E’ stato confermato che è influenzata dalla genetica e, più precisamente, dalla presenza di più geni difettosi. A questa vulnerabilità si associa un’alterata attività del sistema immunitario: durante il decorso della psoriasi, è probabile che inizi erroneamente a produrre auto-anticorpi che attaccano la pelle.

L’esistenza di una componente genetica predisponente è dimostrata dal fatto che il 30% delle persone con psoriasi hanno familiari che ne sono ugualmente affetti. La familiaritànon è, tuttavia, in grado di scatenare da sola la psoriasi. perché la malattia si manifesti devono intervenire altri fattori scatenanti, come ad esempio un intenso stress psico-fisico.

Psoriasi, malattia delle pelle. Lo stress, è una delle causa principali

La psoriasi è una malattia che risente in modo significativo dello stress fisico e/opsichico. La psoriasi compare o tende ad aggravarsi nelle persone predisposte e in quelle nelle quali la malattia è in uno stato di latenza. Solitamente si manifesta entro 6 mesi da un evento stressante (es. lutto o momenti particolarmente triste della propria vita). La psoriasi può comparire o peggiorare anche in seguito a traumi e in tutte quelle situazioni in cui l’organismo è debilitato. Cattiva alimentazione, farmcai, abuso di alcol e fumo sono tra gli elementi scatenanti.

La Carta delle priorità del malato psoriasico

La Carta delle priorità del malato psoriasico è  un documento messo a punto dall’Associazione psoriasici italiani amici della Fondazione Corazza (Apiafco). Il progetto  presentato il 7 luglio scorso durante l’evento digitale “La pelle vuole sempre dire la sua” ha registrato un forte intersse da parte di parlamentari di schieramenti diversi. La Carta delle priorità del malato psoriasico è un progetto che si concretizzerà a breve anche attraverso la presentazione di una mozione parlamentare ad hoc.

Come riportato da ADN Kronos, la psoriasi è una malattia della pelle in molti casi sottovalutata. Troppo spesso è considerata un problema estetico piuttosto che una malattia a 360° con importanti comorbidità (tra cui diabete e problemi cardiovascolari) che colpisce oltre 2 milioni di persone e nelle forme più gravi è fortemente invalidante. Secondo il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri: “E’ necessario uno sforzo comune per l’inserimento della psoriasi nel Piano nazionale delle cronicità e un sostegno forte per realizzare i 10 punti individuati come esigenze prioritarie per i malati psoriasici”.

I 10 punti del Piano nazionale della cronicità

Le esigenze prioritarie individuate sono 10 (fonte ADN Kronos): inserimento della psoriasi nel Piano nazionale della cronicità. Maggiore coinvolgimento dei medici di Medicina generale per favorire una diagnosi precoce. Presa in carico del paziente da parte di strutture multidisciplinari. Diritto all’accesso alle terapie innovative per tutti i livelli di gravità. Sviluppo e l’implementazione dei Pdta per una gestione ottimizzata della malattia. Supporto per favorire aderenza della terapia. Maggiori informazioni sulle terapie (ed eventuali switch). Supporto psicologico per migliorare la convivenza con la patologia. Riconoscimento economico per i trattamenti coadiuvanti. Corretta informazione rispetto alle cure scientifiche, in modo da avere un paziente consapevole e capace di riconoscere proposte ingannevoli o dannose.