Riparte la Premier League: Tutti a caccia del Manchester City

Con l’anticipo di stasera tra Burnley e Manchester City riparte il campionato più bello del mondo e sicuramente ancora il più ricco, come confermato dalle cifre relative ai trasferimenti, nonostante le società saudite abbiano fatto breccia anche oltremanica con addii in verità dolorosi più dal punto di vista emozionale che tecnico. Molto più significativa appare la partenza di Harry Kane, capitano della nazionale dei Tre Leoni e vera propria icona del calcio inglese, dopo un lungo corteggiamento ormai ad un passo dal Bayern per una cifra vicina ai 110 milioni di euro. Si riparte dal Manchester City campione di tutto la cui perdita più importante non è quella di Mahrez, approdato in Arabia Saudita, ma sicuramente l’addio di Gundogan, trasferitosi al Barcellona, vero proprio leader tecnico ed emotivo e uno dei maggiori artefici del ciclo d’oro dei Citizens. Per sostituirlo è arrivato Kovacic dal Chelsea, in ascesa nelle ultime stagioni rispetto all’infausto periodo madridista, ma probabilmente non ancora in grado di assumere ruolo e leadership del tedesco.In attesa di possibili nuovi arrivi (Paqueta?), Guardiola potrebbe spostare in mezzo il polivalente Bernardo Silva, come peraltro già fatto più volte lo scorso anno.

Nel segno Pep Guardiola

E proprio la genialità del Pep rappresenta il valore aggiunto del Man City, come testimoniato dallo spostamento a centrocampo del difensore Stones con conseguente cambio di modulo (3-2-4-1), operato nel corso della scorsa stagione e a suo modo decisivo per i trionfi finali. E a proposito di reparto arretrato, la cui solidità ha determinato il vero e proprio salto di qualità dei Citizens soprattutto in Champions, è arrivato alla corte di Guardiola per 90 milioni dal Lipsia uno dei difensori più forti del panorama calcistico europeo, ovvero il quasi omonimo Gvardiol, messosi in particolare evidenza ai Mondiali qatarioti.Per il resto tutto confermato e grande abbondanza di talento davanti (occhio al giovane Palmer) con il Pep che dovrà trovare il modo di assicurare un maggiore minutaggio ad Alvarez, grande protagonista dell’Argentina mondiale, ma impiegato a singhiozzo la scorsa stagione come riserva di Haaland. Già nella Community Shield, persa ai rigori contro l’Arsenal, il catalano ha impiegato contemporaneamente il norvegese e l’argentino per un attacco ridisegnato in modo da sfruttare un potenziale unico nel panorama mondiale.

L’Arsenal ci riprova 

La grande antagonista dovrebbe essere ancora l’Arsenal che ha dominato la Premier della scorsa stagione fino ad aprile, salvo poi cedere all’impetuoso finale dei Citizens.La società del nord di Londra, dopo il periodo di vacche magre dovuto alle spese sostenute per la costruzione del nuovo stadio, si è letteralmente scatenata nel mercato con gli acquisti di Declan Rice, perno della nazionale inglese, dal West Ham per 116 milioni, di Kai Havertz, match winner della finale di Champions 2021, dal Chelsea per 75 milioni e di Jurrien Timber, talentuoso difensore dell’Aiax, per 40 milioni.La squadra sembra ora più completa in tutti i reparti e con una rosa più lunga che dovrebbe evitare il ripetersi degli affanni dello scorso finale di stagione.Il vero nodo da sciogliere riguarderà la collocazione tattica di Havertz, impiegato negli ultimi anni come attaccante e che Arteta vuole invece proporre a centrocampo in una mediana già ricca del talento di Odegaard e delle geometrie di Rice (senza dimenticare Jorginho).

Il Liverpool Jurgen Klopp

A nostro avviso la terza incomoda potrebbe essere il Liverpool, una delle grandi delusioni della scorsa stagione con la mancata qualificazione in Champions.Jurgen Klopp è intervenuto nel reparto che più di ogni altro aveva palesato grande sofferenza nella scorsa stagione, ovvero il centrocampo, che questa estate ha visto le partenze dei tre grandi califfi Henderson, Fabinho e Milner (i primi due in Arabia Saudita, il terzo al Brighton di De Zerbi); al loro posto sono arrivati il fantasista ungherese Szboszlai dal Lipsia per 70 milioni e i due interni del Brighton, il campione del mondo Mac Allister e l’ecuadoriano Caicedo, quest’ultimo appena arrivato per la cifra monstre di 127 milioni. I tre dovranno garantire, insieme ai confermati Jones, Elliott e Thiago Alcantara, geometrie, ritmo e soprattutto equilibrio in una squadra votata all’attacco con tre punte e due terzini (Alexander Arnold e Robertson) più portati ad attaccare che a difendere. Per il resto le fortune dei Reds dipenderanno dal ritorno ad alti livelli di Van Dijk e dall’attesa esplosione di Nunez in un attacco ricco di alternative e in cui si spera di non fare più i conti con gli infortuni (Luis Diaz in primis) che hanno condizionato lo scorso torneo.

Il Manchester United

Il Manchester United, dopo la riconquista delle zone nobili della classifica, ha puntellato la rosa con gli arrivi di Onana (52 milioni), chiamato a dare maggiore sicurezza rispetto all’incerto De Gea delle ultime stagioni, Mount (65 milioni), voglioso di riscatto dopo l’annata deludente al Chelsea e Hojlund, giovane talento dell’Atalanta per la cifra record di 85 milioni (bonus compresi).La sensazione è che i Red Devils non siano ancora all’altezza di Citizens e Gunners, ma la conferma della quasi totalità della rosa potrebbe rappresentare un punto di forza per Ten Hag dopo le troppe rivoluzioni degli anni passati.

Il Newcastle saudita

Anche il Newcastle, rivelazione della scorsa stagione culminata con l’approdo in Champions, ad onta delle smisurate possibilità economiche della proprietà anche quest’anno ha agito sul mercato con oculatezza  e in ragione delle esigenze della squadra; in questo senso vanno visti gli arrivi di Tonali, già diventato idolo della tifoseria più calda d’Inghilterra e di Barnes, esterno d’attacco del Leicester, chiamato a sostituire Saint-Maximin approdato in Arabia Saudita.

Il Chelsea di Pochettino e il Tottenhan e il Tottenham di Postecoglou

Ritornando a Londra, dopo la fallimentare scorsa stagione molto più indietro parte il Chelsea di Pochettino, che ha operato l’ennesima rivoluzione ma che ha già perso per diversi mesi – causa infortunio – Nkunku, attaccante francese prelevato dal Lipsia per 60 milioni, circostanza che molto probabilmente costringerà il club di Stamford Bridge a tornare sul mercato. Anche il Tottenham, orfano del suo capitano e bandiera, si prepara all’ennesima stagione avara di soddisfazioni, nonostante l’arrivo di Maddison dal Leicester.

Si ripeterà il il miracolo del Brighton di De Zerbi

De Zerbi proverà a ripetere a Brighton il miracolo della passata stagione con Mac Allister e Caicedo in meno, mentre l’Aston Villa di Emery, anch’essa riapprodata in Europa, senza cedere i pezzi migliori si è ulteriormente rinforzata con gli acquisti di Pau Torres, Diaby e Tielemans e si candida al ruolo di grande sorpresa della Premier.Più in difficolta pare il West Ham fresco vincitore di Conference che, dopo l’addio di Rice, rischia di perdere anche Paqueta, richiesto nelle ultime ore dal Manchester City. E poi la solita grande bagarre nella lotta per la salvezza più difficile al mondo (come testimoniato dalla retrocessione del Leicester nella scorsa stagione) con la grande curiosità per la neopromossa Luton Town e il suo piccolo stadio, il Kenilworth Road, poco più di diecimila posti a sedere e letteralmente incastonato tra le caratteristiche case della piccola cittadina a nord di Londra.E sono storie come quella di Luton a rendere la Premier uno spettacolo unico al mondo, con la bellezza degli stadi, la passione della gente e la grande qualità del prodotto televisivo in grado di documentare, come nessuno al mondo, le emozioni sul campo e sugli spalti.

@riproduzione riservata