
Tagliacozzo (Aquila). Lo spagnolo Ayuso detta legge al Giro d’Italia e vince la tappa di Tagliacozzo. Roglic conquista la maglia rosa. Escono dalla classifica generale Quintana, Bardet, Piganzoli e Fortunato. L’ex maglia rosa Pedersen perde oltre 15 minuiti in classifica generale.
Tagliacozzo (Aquila). La tappa odierna è stata vinta da corridore spagnolo della UAE Team Emirates Ayuso, davanti a Del Toro, Bernal, Roglič, Ciccone, Tiberi, Caruso e Carapaz. Oggi non scoprivamo chi potrà vincere il giro, ma sicuramente abbiamo saputo chi lo perderà, perché come consuetudine il primo arrivo in salita va vittime illustri per la vittoria del Giro.
Oggi si è svolta la settima tappa da Castel Di Sangro a Tagliacozzo di 168 Km con il primo vero arrivo in salita del Giro d’Italia 2025. Il percorso prevedeva il primo appetitoso tappone appenninico. La corsa si snodava attraverso salite e discese a volte brevi a volte lunghe. A metà percorso circa si giungeva all’impegnativa salita, ma breve, di Monte Urano, con pendenze fino al 14%. Nel finale si attraversava l’abitato principale di Tagliacozzo per dirigersi sul vecchio tracciato della ss.5 verso la località di Marsia dove è posto l’arrivo di Tagliacozzo.
La cronaca
La cronaca ha visto al km 14 l’allungo di Prodhomme, Garofoli, Tonelli, Vine e Scaroni. Al km 18, si rialza Vine dal gruppo dei battistrada. Al km 21, raggiunge la testa della corsa anche Tarozzi. Al km 22, si uniscono anche alla testa del gruppo dei fuggitivi Double e Leemreize, il gruppo insegue a una manciata di secondi. Al km 40, il vantaggio dei sette fuggitivi è di 1 minuto e 25 secondi sul gruppo maglia rosa.
Al km 64, il vantaggio dei sette fuggitivi sale a 2 minuti e 06 secondi. Al km 90, il vantaggio dei fuggitivi sale a 3 minuti e 18 secondi. Al km 102, il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo dei migliori cresce ancora e arriva a 3’57”. Ai -40 km dall’arrivo, il gruppo condotto dagli atleti UAE rimonta e transita con un ritardo dai fuggitivi di soli 1 minuto e 47 secondi. Al km 148, ossia ai -20 km dall’arrivo, il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo è stabile a 1,42.
Al km 156, inizio dell’ascesa finale, in difficoltà la Maglia Rosa. Ai meno 10 km dall’arrivo, restano in testa solamente Prodhomme, Garofoli, Tarozzi e Tonelli, il gruppo insegue a 35 secondi. Ai –5 km dall’arrivo, il gruppo riassorbe i fuggitivi e torna compatto. Al triangolo rosso, il gruppetto di circa venti unità va a giocarsi la vittoria di tappa. Vince la settima tappa da Castel Di Sangro a Tagliacozzo di 168 Km, Juan Ayuso. A 4 secondi Del Toro, Bernal, Roglič, Ciccone, Tiberi, Caruso e Carapaz. A 8 secondi Poole, Storer e via via il resto del gruppo. Juan Ayuso della UAE Team Emirates vince la settima tappa in 4 ore 20 minuti e 25 secondi, alla media oraria di 38,707 km/h.
Con la tappa odierna si ribalta la classifica generale e si eliminano tutti quei corridori che non puntavano alla classifica generale. Nuova maglia rosa è lo sloveno Primož Roglič della Red Bull – Bora – Hansgrohe. A 4 secondi troviamo lo spagnolo Juan Ayuso, della UAE Team Emirates XRG. Al terzo posto a 9 secondi dalla maglia rosa troviamo il compagno di squadra del secondo in classifica Isaac Del Toro, compagno di squadra dello spagnolo. Quarto in classifica generale sale il nostro Antonio Tiberi a 27 secondi dal leader della corsa. Simon Yates guadagna posizioni e sale al nono posto con un ritardo di 39 secondi, così come Carapaz che entra nella top ten con lo stesso tempo dell’inglese.
Poi tra gli altri favoriti troviamo Caruso undicesimo a 41 secondi, Pellizzari dodicesimo a 43 secondi, Ciccone tredicesimo a 44 secondi. Bernal quattordicesimo a 46 secondi, l’altro fratello Yates in quindicesima posizione a 48 secondi. Pidcock perde posizioni e scende al diciottesimo posto con un ritardo dalla maglia rosa di 1 minuto e 10 secondi. Escono dalla classifica generale per ora, Quintana, a 2 minuti e 44 secondi, poi Bardet, Piganzoli e Fortunato. L’ex maglia rosa Mads Pedersen della Lidl-Trek esce definitivamente dalla classifica generale visto che ha accumulato un ritardo dal vincitore di oltre 15 minuti. Cambia anche l’ultimo in classifica generale che diventa sempre un altro tedesco. Alexander Krieger ha un ritardo dalla maglia rosa di 1 ora, 34 minuti e 16 secondi.
La classifica
Mads Pedersen rimane almeno in testa alla classifica della maglia Ciclamino. Al secondo posto sale Alessandro Tonelli con 59 punti e al terzo posto scende Olav Kooij. Non cambia la maglia Azzurra del leader del Gran Premio della Montagna che resta sulle spalle del nostro Lorenzo Fortunato della Xds Astana che grazie ai punti ottenuti anche oggi continua a rafforzare la sua classifica. Al secondo sale Juan Ayuso anche grazie alla vittoria odierna. Terzo sale l’inglese Paul Double.
Cambia anche la classifica della maglia Bianca dei giovani che passa sulle spalle del corridore spagnolo Juan Ayuso della UAE Team Emirates XRG. Al secondo posto sale il compagno di squadra dello spagnolo Isaac Del Toro con 5 secondi di ritardo. Al terzo posto troviamo il nostro Antonio Tiberi a 23 secondi.
La classifica a squadre vede stravolgere i contendenti. Al comando troviamo ora la Uae Team Emirates con 2 minuti e 24 secondi sul Team Movistar. Terza l’Xds Astana a 3 minuti e 38 secondi. La Lidl-Trek ex leader della classifica scende al quinto posto con 4 minuti e 16 secondi di ritardo dalla squadra degli emirati.
Domani va in scena l’ottava tappa da Giulianova a Castelraimondo, di 197 Km. Il percorso della seconda tappa appenninica vede i ciclisti dirigersi verso Sarnano, da cui si affronta la scalata del Sassotetto, col Valico di Santa Maria Maddalena a 1455 m di altitudine. La discesa impegnativa porta all’ultima parte dove salite e discese si susseguono senza sosta. Dopo Camerino si sfiora Castelraimondo percorrendo un anello di circa 25 km. Gli ultimi chilometri vedono un finale caratterizzato da due salite brevi, ma secche. La prima porta a Castel Santa Maria, con brevi strappi al 12-13% su circa 2 km, e la seconda di circa 880 metri con pendenze del 15%. Tappa adatta agli uomini che prediligono le fughe da lontano, e penso che gli uomini di classifica domani lasciano fare, dopo le fatiche odierne.