
La facies hippocratica di papa Francesco mostrava i segni premonitori della morte. Nell’ultima apparizione pubblica di Jorge Bergoglio, in piazza San Pietro il giorno di Pasqua, il volto del Pontefice faceva chiaramente capire che la fine era vicina. Il suo volto, così stanco e scavato non era sintomo di affaticamento ma di qualcosa di ben più grave.
La facies hippocratica cos’è
La facies hippocratica è la condizione clinica che descrive i pazienti in stato terminale. Il termine deriva dagli studi di Ippocrate, da sempre considerato il padre della medicina, che la descrisse come “l’aspetto del volto che precede la morte”. Il volto risulta spento, gli occhi incavati, le tempie infossate, il naso molto sottile e affilato, le labbra secche e la pelle fredda.
Anche se la facies hippocratica non è per forza un indicatore di morte imminente, solitamente rappresenta un allarme che richiede una valutazione medica urgente. Nella medicina moderna, questa espressione del volto si manifesta in casi di insufficienza multi-organo, in casi di sepsi avanzata o di cachessia terminale.
Il naso sottile
Il naso sottile di papa Francesco è stato notato da molti fedeli. E questo era il segno più evidente sul suo volto. La riduzione del flusso sanguigno nelle parti periferiche e non vitali del corpo, preannuncia nei malati affetti da gravi patologie il probabile e imminente esito finale.
L’ictus cerebrale di papa Francesco
Secondo il medico del Vaticano, il Pontefice è morto per “ictus cerebri, collasso cardiocircolatorio irreversibile”. Solitamente l’ictus cerebrale è causato dalla rottura di un’arteria cerebrale o dalla chiusura di un’arteria cerebrale. Nel caso di Jorge Bergoglio, è più probabile che si sia trattato di “rottura di arteria cerebrale”. Tra i sintomi che lo precedono ci sono la difficoltà della parola e di movimento degli arti.
La polmonite bilaterale
Le conseguenze della polmonite bilaterale sembrano non essere state la causa della morte. Del resto, l’ictus non ha nulla a che vedere con i problemi respiratori. L’ictus è una conseguenza di problemi cardiocircolatori, quindi, con tutta probabilità, il pontefice ha avuto un picco di ipertensione. Secondo i medici Jorge Bergoglio non dovrebbe aver sofferto. In base a quanto dichiarato dal medico del Vaticano il Papa è entrato in coma. Si è addormentato e poi si è spento.
Si poteva salvare?
Anche se si fosse trovato in ospedale, sarebbe stato impossibile salvarlo. Il Papa era una persona molto fragile, non solo per le patologie respiratorie di cui soffriva ma che per il diabete e i problemi di pressione alta.