
Mercoledì 20 agosto 2025, la quiete dell’aeroporto di Milano Malpensa bruscamente interrotta da un episodio che ha scatenato paura e confusione tra viaggiatori e personale. Un uomo di 28 anni, originario del Mali, ha improvvisamente dato in escandescenze nel Terminal 1, appiccando il fuoco a un cestino dei rifiuti nella zona dei check-in. Il rogo ha sprigionato fumo denso e visibile che ha spinto centinaia di persone a cercare rifugio verso le uscite di emergenza.
Malpensa: aggressione con martello e danni alle strutture
Dopo aver appiccato l’incendio, il giovane si è scagliato contro i banchi del check-in e gli schermi informativi, armato di un martello. I colpi hanno danneggiato parte delle strutture e contribuito ad alimentare il panico generale. Alcuni passeggeri hanno assistito alla scena in preda al terrore, mentre altri si sono affrettati a riprendere la fuga, temendo conseguenze peggiori.
Il coraggio di un dipendente SEA e l’intervento delle forze dell’ordine
Ad affrontare l’uomo per primo è stato un dipendente della società di gestione SEA, che ha tentato di fermarlo nonostante il rischio. Il lavoratore ha riportato alcune ferite ed è stato affidato alle cure mediche. Pochi istanti dopo sono arrivati gli agenti della Polizia di Frontiera e il personale della sicurezza aeroportuale, che hanno immobilizzato l’aggressore. Nel frattempo i vigili del fuoco del presidio aeroportuale sono intervenuti per domare le fiamme, riuscendo a riportare la situazione sotto controllo in pochi minuti.
Evacuazione e gestione dell’emergenza a Malpensa
Per precauzione, le autorità hanno disposto l’evacuazione completa del Terminal 1. La misura ha causato momenti di forte disagio tra i viaggiatori, ma si è resa necessaria per garantire la sicurezza di tutti. Grazie alla tempestività dei soccorsi e alla rapidità con cui l’incendio è stato spento, il traffico aereo non ha subito conseguenze gravi e le operazioni di volo sono riprese regolarmente poco dopo.
Fermato l’aggressore: processo per direttissima
Il 28enne è stato condotto in stato di fermo dagli agenti della Polaria. L’uomo, titolare di protezione sussidiaria, non aveva precedenti episodi di violenza noti alle autorità. Ora è accusato di danneggiamento aggravato e dovrà comparire in tribunale già domani con rito direttissimo. L’episodio ha riportato l’attenzione sull’importanza dei sistemi di sicurezza aeroportuale e sulla prontezza degli operatori nel fronteggiare emergenze improvvise.