Omicidio a Loreto: Ettore Sorrentino ucciso a colpi di mazzetta. Un indagato

Il corpo del 45enne è stato ritrovato in un garage in avanzato stato di decomposizione. L’unico sospettato, Matteo Borrelli, respinge ogni accusa.

Ettore Sorrentino

Un drammatico ritrovamento ha scosso la comunità di Loreto (Ancona): il corpo senza vita di Ettore Alessandro Sorrentino, 45 anni. Il cadavere è stato trovato lo scorso venerdì in un garage di via Altotting. La vittima, in avanzato stato di decomposizione, giaceva accanto a due mazzette da muratore. Gli inquirenti ritengono possano essere state utilizzate come armi del delitto. A fare la macabra scoperta è stata la proprietaria del garage, completamente estranea all’inchiesta.

Ettore Sorrentino: le prime risultanze dell’autopsia

L’autopsia, condotta dalle dottoresse Loredana Buscemi ed Eva Montanari presso l’Istituto di Medicina Legale di Ancona, ha evidenziato un trauma cranico encefalico come causa della morte. Le ferite derivano da più colpi violenti inferti alla testa. Gli inquirenti ipotizzano l’uso di un oggetto contundente, forse una delle mazzette trovate sul luogo del delitto. La morte risalirebbe alla sera di lunedì 15 settembre. Proprio il giorno in cui la madre di Ettore Sorrentino ne denunciò la scomparsa in questura dopo che il figlio non aveva più risposto alle chiamate.

Indagini e possibili piste

Gli investigatori dell’Arma stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione. La violenza dei colpi e la possibilità che siano stati inferti da più direzioni lasciano aperto il dubbio che possano essere stati coinvolti più aggressori. Restano ancora oscuri il movente e le circostanze che hanno portato Sorrentino nel garage dove ha trovato la morte.
Un elemento che complica ulteriormente il quadro è il ritrovamento della Renault Clio bianca che la vittima aveva noleggiato. Parcheggiata a Castelfidardo, a pochi chilometri dalla scena del crimine e vicino all’abitazione della madre. Sequestrata l’auto per rilievi tecnici e analisi biologiche.

L’indiziato dell’omicidio di Ettore Sorrentino: Matteo Borrelli

Al momento, l’unico sospettato è Matteo Borrelli, 37 anni, originario di Erba (Como) e compagno della proprietaria del garage. Con precedenti per estorsione e rapina, l’uomo si trova in carcere a Montacuto con l’accusa di omicidio volontario. Difeso dall’avvocato Maila Catani, Borrelli continua a dichiararsi innocente. Nega ogni responsabilità davanti al giudice per le indagini preliminari.
Secondo quanto emerso, inizialmente né lui né la compagna avrebbero riconosciuto la vittima. Tuttavia, i rapporti tra Borrelli e Sorrentino sono stati confermati da analisi sui dispositivi informatici, aprendo nuove prospettive investigative. La fidanzata, invece, non risulta al momento coinvolta e ha lasciato l’abitazione posta sotto sequestro insieme al garage.

Gli interrogativi ancora aperti

Le indagini proseguono su più fronti. Gli inquirenti cercano di chiarire se l’omicidio possa essere collegato a precedenti vicende legate allo spaccio di stupefacenti, ambito per il quale Sorrentino aveva già ricevuto una condanna. Non è ancora chiaro se l’aggressione sia stata frutto di una lite degenerata, di un regolamento di conti o di un’esecuzione pianificata.
Gli ulteriori sopralluoghi e gli accertamenti sui reperti sequestrati dovranno fornire risposte decisive per ricostruire il contesto di un delitto che ha sconvolto l’Anconetano.