
La fumata bianca che ha annunciato al mondo l’elezione del nuovo Papa è arrivata alla quinta votazione, nella seconda giornata del Conclave. Il comignolo della Cappella Sistina ha iniziato a fumare alle ore 18.07 . La piazza San Pietro, gremita di fedeli sin dalla mattinata, è esplosa in un boato: «Viva il Papa! Viva il Papa!». E’ stato eletto il 267esimo successore di Pietro.
L’attesa è sembrata interminabile. All’interno del Conclave, il nuovo Pontefice ha dovuto prima di tutto accettare la sua investitura, successivamente si è trasferito nella Cappella attigua, chiamata “stanza delle lacrime” dove, dopo un momento di raccoglimento, ha tolto le vesti cardinalizie per indossare quelle papali. Successivamente ha salutato uno a uno i 132 cardinali votanti. Non sappiamo, ne mai sapremo con quanti volti, oltre agli 89 indispensabili, il Papa è stato eletto.
Campane a festa, banda dei Carabinieri, gente commossa, inno italiano e inno vaticano, tutta la stampa con gli occhi puntati verso il balcone dal quale alle ore 19.13 è uscito il protodiacono Dominique Mamberti, 73 anni, nato in Marocco ma originario della Corsica che ha pronunciato la frase Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!
Il protodiacono ha quindi annunciato il nome del nuovo Papa: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum, Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Prevost, qui sibi nomen imposuit Leone XIV.