Nel novembre del 2015 Parigi è assediata. Alcuni terroristi attaccano la città in punti differenti minacciando stragi a catena. La polizia, dopo aver fatto il possibile, dovrà ricostruire i movimenti criminali e recuperare la serenità. Nei giorni successivi agli attentati l’impegno di uomini e donne sarà massimo per andare a scoprire esecutori e mandanti di atti deplorevoli. Partendo da alcune informazioni recuperate attraverso lo zelo degli agenti, la situazione tornerà tranquilla ma sarà l’inizio di una guerra senza confini.
November –I cinque giorni dopo il Bataclan è un film del 2022 diretto da Cédric Jimenez . Poliziesco atipico per il regista che decide di raccontare alcuni retroscena come la reazione di un corpo dal punto di vista umano. Dopo un prologo in classico stile action, si parte da una missione ad Atene, il film si sposta alla Francia per una cronaca delle ore e dei giorni successivi alla disfatta. Momenti dove la tensione sale e la razionalità viene meno per un Intelligence delusa dal non aver impedito un evento inaspettato. La ricerca dei responsabili deve essere immediata e il fallimento di Atene non è contemplato. Personale al limite che deve raccogliere tutte le forze disponibili per dimostrare qualcosa che va oltre l’onore è quello raccontato da Jimenez.
Un film che non parteggia, ma invita a riflettere sul pregiudizio e su quanto sotto pressione gli errori possono esserci. La realtà è forte in November capace di raccontare come una collaboratrice mussulmana non sia giudicata attendibile da tutti. Vanno in scena errori umani e virtù senza alcuna tesi di fondo e con grande puntualità. Il punto di forza del film è una sceneggiatura minimalista e puntuale che racconta un’umanità in cui potersi riscontrare. Un prodotto che va oltre il semplice intrattenimento, pur garantendolo, entrando nel girone del polar francese . Il passo di Jimenez è un mix di Melville e 007 con accenni in stile Mann. Cinema necessario perché capace di unire diversi aspetti del classico all’oggi.