New Hampshire: madre uccide marito malato e due figli, poi si toglie la vita

I drammatici video pubblicati da Emily Long su TikTok rivelano le sue ultime angosce e la promessa mai mantenuta di rialzarsi

New Hampshire

Lunedì sera, la polizia del New Hampshire è intervenuta in una casa di Madbury dopo una chiamata d’emergenza. All’interno, gli agenti hanno trovato i corpi senza vita di Ryan Long, 48 anni, dei figli Parker, 8 anni, e Ryan, 6 anni, e di Emily Long, 34 anni, morta per un colpo d’arma da fuoco autoinflitto.

Accanto ai cadaveri è stata rinvenuta un’arma da fuoco. Solo il figlio più piccolo, di appena tre anni, è stato trovato vivo ma solo, rimasto per ore nell’abitazione segnata dalla tragedia. Una comunità intera è sconvolta dalla tragedia che ha colpito una famiglia considerata “perfetta”.

La malattia del marito e la disperazione crescente

Da tempo la famiglia Long affrontava un momento drammatico: Ryan, psicologo alla Oyster River Middle School di Durham, era stato colpito da un glioblastoma terminale, una forma aggressiva di tumore cerebrale.

Emily, che lavorava come direttrice operativa presso la catena di ristoranti Wing-Itz, aveva iniziato a condividere su TikTok i propri pensieri e il peso della malattia del marito, mostrando segni evidenti di sofferenza. Nei suoi video raccontava delle difficoltà dei figli nell’accettare la diagnosi paterna e del suo stesso crollo emotivo.

La promessa infranta: “Devo cambiare atteggiamento”

Appena due giorni prima della strage, la donna aveva caricato un video che oggi appare come un inquietante addio. Davanti a quasi 8.000 follower dichiarava:
“Oggi ho deciso che devo fare uno sforzo consapevole per cambiare il mio atteggiamento. Uscirò da questa depressione, che lo voglia o no. Sono determinata a creare normalità per i nostri figli.”

Un impegno mai realizzato: l’11 maggio Emily aveva già scritto un messaggio che lasciava trapelare il peso insostenibile della situazione: “Vuoi vedere qualcuno andare in pezzi davanti ai tuoi occhi? Lo giuro, questo cancro sarà la cosa che mi distruggerà.”

L’autopsia: i colpi mortali e il gesto finale

Le autorità hanno confermato che Emily ha sparato più volte al marito, colpendo poi alla testa i due bambini maggiori, prima di rivolgere l’arma contro se stessa. Sul movente resta il mistero: gli inquirenti hanno parlato di “preoccupazioni e problemi familiari in corso”, ma senza entrare nei dettagli.

Il procuratore generale aggiunto, Ben Agati, ha dichiarato: “La domanda che tutti ci poniamo è perché. È importante non semplificare né ridurre questa tragedia a un solo motivo.”

Lo shock della comunità

Per i vicini e gli amici, i Long erano una famiglia modello. “Era una famiglia perfetta, per quanto ne sapevamo”, ha raccontato la vicina Bevy Ketel. Anche chi conosceva Emily e Ryan sui social ha espresso incredulità. Un’amica ha scritto: “Nessuno che li conoscesse avrebbe mai immaginato un epilogo simile. Erano genitori incredibili, intelligenti e amorevoli.”

Emily in passato si era anche battuta per i diritti dei bambini, denunciando nel 2021 un asilo nido per maltrattamenti. Proprio per questo, chi la conosceva fatica ad accettare la dinamica dell’omicidio-suicidio.

Un figlio sopravvissuto e una comunità in lutto

L’unico sopravvissuto, il bambino di tre anni, ora è affidato ai familiari. La sua vita è segnata da un dolore che la comunità del New Hampshire condivide e cerca di affrontare insieme.

“È incomprensibile”, ha commentato un’amica sui social, “ma questa tragedia ci ricorda quanto sia importante prendersi cura della salute mentale e non dare nulla per scontato.”