Zulma Guzman Castro, imprenditrice colombiana di 54 anni ed ex volto noto della versione locale di Dragons’ Den, è stata rintracciata e arrestata nel Regno Unito dopo una lunga fuga internazionale. La donna era ricercata dalle autorità colombiane per l’omicidio di due adolescenti avvelenate con lamponi ricoperti di cioccolato contenenti tallio, un metallo pesante estremamente tossico.
La cattura avvenuta a Londra, nei pressi del ponte di Battersea, dopo che la donna fu soccorsa dalle acque del Tamigi. Castro aveva lasciato la Colombia il 13 aprile, dieci giorni dopo i fatti, dando il via a una caccia all’uomo coordinata dall’Interpol.
La morte delle due studentesse a Bogotà
Le vittime sono Ines de Bedout, 14 anni, ed Emilia Forero, 13 anni. Le due ragazze sono decedute in ospedale a Bogotà pochi giorni dopo aver consumato i lamponi avvelenati, consegnati il 3 aprile presso l’abitazione della famiglia de Bedout.
Un terzo giovane, fratello ventunenne di una delle vittime, è sopravvissuto ma avrebbe riportato danni permanenti. Gli esami forensi hanno confermato che il tallio era stato deliberatamente iniettato nella frutta prima della consegna.
Il movente della Castro: una relazione segreta e la pista della vendetta
Secondo gli investigatori, il possibile movente sarebbe legato a una relazione clandestina durata circa sei anni tra Castro e Juan de Bedout, padre di Ines. La relazione, iniziata nel 2014, si sarebbe conclusa all’inizio del 2020.
Gli inquirenti ipotizzano un gesto di vendetta maturato nel tempo e, alla luce di nuovi elementi, suggeriscono che qualcuno abbia preso di mira l’intera famiglia de Bedout.
Il caso riaperto: la morte sospetta della moglie
Un clamoroso sviluppo nelle indagini riguarda la morte di Alicia Graham Sardi, moglie di Juan de Bedout, avvenuta il 17 agosto 2021. La donna, 50 anni, presentava tallio nel sangue e, prima di morire, aveva sofferto di perdita di capelli e forti dolori alle gambe, sintomi compatibili con l’avvelenamento da metalli pesanti.
Anche il marito e uno dei figli avevano tracce di tallio nel sangue, pur non avendo consumato i lamponi. Questo ha spinto le autorità a ipotizzare un piano più ampio e prolungato nel tempo.
Il tallio e i precedenti episodi di avvelenamento
Secondo le testimonianze, Alicia Graham Sardi sarebbe stata avvelenata almeno due volte. Una prima volta alla fine del 2020 e una seconda nel luglio 2021 durante un viaggio in Europa. Dopo un temporaneo miglioramento, la donna fu nuovamente ricoverata a Bogotà. Purtroppo morì pochi giorni dopo per insufficienza multiorgano.
Il marito ha dichiarato che i medici parlarono di una reazione anomala dell’organismo al tallio, ma indicarono ufficialmente come causa della morte il cancro.
La Castro e la consegna dei lamponi: il ruolo del corriere
Gli investigatori sostengono che Castro abbia utilizzato un servizio di corrieri per far recapitare il pacco. Il fattorino ha riferito di aver ricevuto i lamponi da un conoscente della donna, con l’indicazione che si trattasse di un regalo, poiché il dessert era tra i preferiti dei ragazzi.
Il corriere consegnò il pacco poco dopo le 19 del 3 aprile, dopo che le ragazze avevano rifiutato un primo tentativo perché non attendevano alcuna consegna.
La difesa di Castro e le sue dichiarazioni
Castro ha sempre negato ogni responsabilità. In diverse interviste ha sostenuto di essere diventata un “bersaglio facile” a causa della relazione con de Bedout. Ha dichiarato di trovarsi nel Regno Unito per motivi familiari e di studio, affermando di non essere fuggita.
Ha inoltre ammesso di aver installato in passato un GPS sull’auto dell’uomo, spiegando il gesto come frutto di gelosia, ma ha respinto con forza qualsiasi coinvolgimento negli avvelenamenti.
Una carriera brillante tra università e imprenditoria
Prima delle accuse, Castro vantava un curriculum di alto profilo. Laureata in economia all’Università Los Andes, con studi avanzati negli Stati Uniti e in Europa. Successivamente ha lavorato per il Ministero dell’Ambiente colombiano e fondato diverse imprese. Tra queste una società di riqualificazione urbana e una startup di car sharing elettrico.
Nel 2021 era apparsa in Dragons’ Den Colombia presentando CarB, il primo servizio di car sharing del Paese.
Le indagini e il prossimo passo giudiziario
Un avviso rosso dell’Interpol aveva segnalato i suoi spostamenti tra America Latina ed Europa. Un dettaglio apparentemente banale, una bottiglia di acqua minerale venduta quasi esclusivamente nel Regno Unito, avrebbe contribuito a localizzarla.
Ora la donna dovrà affrontare la giustizia. I legali delle famiglie delle vittime parlano di prove “solide e convincenti”, mentre Castro ribadisce la sua innocenza e chiede un processo equo.
