Monza, donna aggredita in pieno giorno: minacciata da uomo ubriaco

Paura a pochi passi dalla stazione centrale: Antonella Licciardi, coordinatrice di Azzurro Donna, racconta la tentata aggressione subita da un uomo in stato di ebbrezza. Scoppia la polemica sulla sicurezza in città.

Monza assalita

Erano le 14.30 di giovedì 19 giugno quando, in pieno giorno e nel cuore di Monza, si è verificato un episodio che riporta al centro dell’attenzione una questione sempre più urgente: la sicurezza delle donne. La vittima è Antonella Licciardi, coordinatrice di Azzurro Donna Forza Italia, che ha denunciato quanto le è accaduto lungo corso Milano, a poca distanza dalla stazione centrale.

Secondo il suo racconto, un uomo visibilmente ubriaco le si è avvicinato improvvisamente, brandendo un accendino e cercando più volte di accenderlo in sua direzione. Fortunatamente, il malintenzionato era talmente alterato da non riuscire a restare in piedi e non è riuscito a compiere il gesto fino in fondo. Tuttavia, l’intento era chiaro e l’aggressione si è trasformata presto in violenza fisica: “Ha provato a colpirmi con un calcio, dopo aver proferito frasi sconnesse”, ha raccontato Licciardi ancora visibilmente scossa.

Una scena inquietante sotto gli occhi di chi rideva

A rendere l’accaduto ancora più sconcertante è stata l’indifferenza – o peggio, la complicità – di alcune persone che si trovavano con l’aggressore. Nessuno è intervenuto per fermarlo. “Ridevano, lo incitavano. Nessuno ha mosso un dito per aiutarmi”, ha denunciato la coordinatrice azzurra. È stata solo la prontezza di riflessi di Licciardi e lo stato di alterazione dell’uomo a evitare che il gesto degenerasse in qualcosa di ben più grave.

La donna, pur non riportando ferite fisiche, si è detta fortemente provata psicologicamente. “Mi sento sotto shock, e continuo a pensare a cosa sarebbe potuto succedere se fosse riuscito ad accendere quell’accendino”.

Una ferita aperta: sicurezza urbana e degrado a Monza

L’aggressione si è verificata in una zona nota per le problematiche legate al degrado e alla presenza di persone in stato di alterazione, spesso nei pressi della stazione. Non è un caso che l’episodio sia avvenuto poche ore prima del consiglio comunale dedicato proprio alla questione della sicurezza urbana.

“Non possiamo più ignorare la realtà – ha affermato Licciardi – quella zona è da anni un punto critico della città, dove è facile imbattersi in situazioni pericolose. E oggi sono stata io, ma domani potrebbe essere chiunque altro. Cosa stiamo facendo per proteggere i cittadini?”

Street tutor e tensioni politiche: una città spaccata

Il tema della sicurezza è attualmente oggetto di acceso dibattito in consiglio comunale, anche all’interno della stessa maggioranza che guida la città. Tra le iniziative introdotte figura il progetto degli “street tutor”, incaricati di monitorare il territorio, ma l’idea ha suscitato divisioni e critiche.

Licciardi ha colto l’occasione per sottolineare la necessità di soluzioni concrete: “Non possiamo più limitarci a promesse. Servono interventi decisi, servono forze dell’ordine presenti e attive. Le donne devono poter uscire di casa senza temere per la propria incolumità”.

“Serve una svolta, ora”: l’appello per una Monza più sicura

Alla luce di quanto accaduto, la coordinatrice di Azzurro Donna chiede un cambiamento immediato: “Non vogliamo vivere nella paura. Monza non può diventare una città in cui le donne hanno timore di camminare da sole. È tempo di agire, senza più rinvii né parole vuote”.

L’episodio che l’ha vista protagonista rappresenta, ancora una volta, un segnale d’allarme su una situazione che rischia di degenerare. La sicurezza urbana non è più solo una questione di percezione: è una necessità impellente per la libertà e la dignità di ogni cittadino.