
Una mattina qualunque, nel cuore di Mirandola, si è trasformata in una scena di dolore e incredulità. Un uomo di 86 anni, Giuseppe Campi, ha ucciso la moglie Fedora Pedrazzi, di 89 anni, malata da tempo di demenza senile. Dopo averla strangolata, si è gettato dal terzo piano della palazzina in cui la coppia viveva da decenni.
L’impatto non gli ha lasciato scampo. Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi e gli agenti del commissariato locale, ma per i due coniugi non c’era ormai più nulla da fare.
Un bambino scopre il corpo
A fare la terribile scoperta un bambino di cinque anni che abitava nello stesso condominio. Alle 8.30 del mattino, dal balcone, ha visto “il nonno Beppe” riverso a terra.
Spaventato, ha chiamato la madre, una donna di 37 anni che conosceva bene la coppia. «Pensavo fosse caduto o avesse avuto un malore», ha raccontato sconvolta. «Poi ho visto il sangue e ho capito che non c’era più nulla da fare».
Per il piccolo, quei due anziani erano come dei nonni. «Gli ho detto che il nonno si era addormentato perché era stanco», ha spiegato la donna, ancora sotto shock. «Dovrò trovare un modo per spiegargli che non li rivedrà più».
Tragedia a Mirandola: un amore spezzato dalla malattia
I vicini descrivono Giuseppe e Fedora come una coppia molto unita, piena di vita e gentilezza. Lui, nonostante l’età, usciva ogni mattina in bicicletta per andare al bar. Lei, fino a qualche mese fa, amava passeggiare e incontrare le amiche.
Negli ultimi tempi, però, le condizioni di salute della donna si erano aggravate dopo alcune cadute. «Da sei o sette mesi era cambiata», racconta una vicina. «Camminava a fatica, ma cercava comunque di restare attiva».
Lui, invece, si faceva carico di tutto, assistendola con dedizione. «Probabilmente sentiva sempre di più il peso della situazione», spiegano i conoscenti. La figlia li visitava quotidianamente, ma la solitudine e la paura del futuro potrebbero aver travolto l’uomo.
Un dramma che si ripete
Solo pochi giorni fa, sempre nel Modenese, a Castelfranco, un altro anziano aveva ucciso la moglie malata di Alzheimer prima di togliersi la vita.
Due episodi a distanza di poco tempo che riaccendono il dibattito sul disagio e sull’isolamento che spesso colpiscono le persone anziane chiamate ad affrontare malattie degenerative dei propri cari.
Mirandola: un quartiere sotto shock
L’intera comunità di Mirandola è sconvolta. «Erano brave persone, sempre sorridenti», raccontano i vicini. «Non avremmo mai immaginato una cosa simile».
Nel silenzio del condominio, restano solo il dolore e la domanda che tutti si pongono: come si arriva a un gesto così estremo?