
Una tragedia ha sconvolto Manchester nella mattinata di oggi, quando un uomo armato ha attaccato la sinagoga di Crumpsall, nel quartiere nord della città, proprio durante lo Yom Kippur, la ricorrenza più sacra del calendario ebraico. L’aggressore, un britannico di 35 anni con origini siriane, ha prima investito alcune persone con un’auto e poi ha tentato di introdursi nell’edificio brandendo un coltello. Due fedeli hanno perso la vita, mentre altre tre persone sono rimaste gravemente ferite.
L’intervento della polizia e la morte dell’attentatore
La Greater Manchester Police, allertata da una chiamata alle 9:31, è intervenuta immediatamente. Dopo aver intimato all’uomo di fermarsi senza successo, gli agenti hanno aperto il fuoco colpendolo a terra. Secondo le ricostruzioni, l’uomo indossava una cintura che sembrava esplosiva, rivelatasi poi falsa. I paramedici sono giunti pochi minuti dopo per soccorrere i feriti, mentre l’area veniva messa in sicurezza ed evacuata.
Allarme terrorismo e indagini in corso
Le autorità hanno dichiarato l’“allarme Plato”, il protocollo nazionale in caso di sospetto attacco terroristico. Tre persone sono state arrestate perché ritenute possibili complici dell’aggressore, anche se la matrice terroristica non è ancora stata confermata in via ufficiale. La polizia invita i cittadini a evitare la zona di Middleton Road, mentre continuano i rilievi e gli interrogatori.
Testimonianze dal luogo dell’attacco
Un testimone ha riferito alla BBC di aver visto una delle vittime a terra davanti a un’auto e un uomo che tentava di sfondare una finestra con un coltello per entrare nell’edificio. “La polizia è arrivata in pochi secondi – ha raccontato – gli hanno dato degli avvertimenti che lui ha ignorato. Poi hanno sparato e lo hanno neutralizzato”.
Reazioni istituzionali in Gran Bretagna e Israele
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha espresso “orrore” per l’accaduto, annunciando il rientro anticipato dal vertice paneuropeo di Copenaghen per seguire da vicino le indagini. “Che questo avvenga proprio durante lo Yom Kippur lo rende ancora più orrendo”, ha dichiarato.
Il re Carlo III si è detto “scioccato e profondamente rattristato”, mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato che “la debolezza porta al terrorismo”, ribadendo la necessità di una risposta ferma contro ogni forma di violenza antisemita.
Le reazioni locali e internazionali
Il sindaco di Manchester, Andy Burnham, ha parlato di “episodio grave” ma ha rassicurato la popolazione sull’assenza di ulteriori pericoli immediati dopo l’intervento della polizia.
Anche l’Italia ha espresso vicinanza: la Farnesina e il Consolato italiano a Manchester stanno monitorando la situazione. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, tramite un messaggio su X, ha invitato i connazionali presenti in città a contattare l’Unità di Crisi per qualsiasi emergenza.