
Il Casino dei Principi di Villa Torlonia a Roma ospita in questi giorni la mostra “Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore”. Espone oltre 100 opere grazie alla cura di Valerio Rivosecchi e Serena De Dominicis. Sarà visitabile fino al 2 novembre.
In ricordo di Mario Mafai e Antonietta Raphaël
Sono passati cinquanta anni dalla scomparsa di Antonietta Raphaël e sessanta da quella di Mario Mafai. Sono due artisti importanti per la cultura del’ 900 per il rapporto affettivo e artistico che è intercorso tra i due. Per ricordare le loro figure è stata allestita la mostra “Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore” allestita da Valerio Rivosecchi e Serena De Dominicis. Ospitata nel prezioso e delicato ambiente del Casino dei Principi di Villa Torlonia è visitabile dallo scorso 23 maggio fino al 2 novembre prossimo.
L’esposizione è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e ideata dal Centro Studi Mafai Raphaël. Grazie anche all’organizzazione e ai servizi museali di Zètema Progetto Cultura propone una nuova riflessione su due artisti considerati tra i importanti del ‘900.

Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Due artisti simbolo del ‘900
Dai tardi anni Venti, caratterizzati dall’intensità espressiva culminata nel sodalizio definito da Roberto Longhi la “Scuola di via Cavour”, Mario e Antonietta seguono percorsi paralleli ma spesso anche divergenti, fortemente condizionati dalla realtà storica.
Le vicende artistiche e personali di Mario Mafai e Antonietta Raphaël sono iniziate nella prima metà dello scorso secolo. Due personalità forti e decise che hanno condotto una vita parallela come, alle volte divergenti, sempre sullo sfondo della realtà storica vissuta.
Mario fu un punto di riferimento per l’ambiente artistico romano, considerato prestigioso e indiscusso maestro. La sua fama seguì di pari passo la sua vita fino a dopoguerra inoltrato. Antonietta, lituana di origini ebraiche, fu vittima delle leggi razziali che la costrinsero ad allontanarsi da Roma. La sua fama iniziò a partire dagli anni 50 del ‘900. Fama che crebbe progressivamente grazie a sculture e opere pittoriche.
La mostra ha il pregio di raccontare la vicenda artistica, intellettuale e sentimentale di questi due personaggi che si basa sulle differenze come anche su idee e passioni comuni indicandone il polo attrattivo.
Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Il percorso espositivo
La mostra contiene più di 100 opere sia pittoriche sia scultoree, provenienti da alcune collezioni della Sovrintendenza Capitolina e da altre importanti realtà come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e ai Musei Civici Fiorentini. Un buon contributo è stato fornito dalle collezioni d’arte della Camera dei Deputati e della Banca d’Italia oltre a numerose collezioni private e collezioni degli eredi. Inoltre sono presenti documenti riferibili ai due artisti: lettere, disegni, fotografie, provenienti dagli archivi di famiglia, dal Centro Studi Mafai Raphaël, dal Gabinetto Vieusseux di Firenze e dall’Archivio della Scuola Romana di Sovrintendenza.
Tra queste opere alcune sono inedite ed altre raramente esposte. Occupano i due piani del Casino dei Principi proponendo un percorso suddiviso in sette sezioni tematiche per offrire una vista a tutto campo di entrambi gli artisti.
Le sezioni della mostra
La prima sezione è dedicata alla Scuola di via Cavour quando avvenne l’incontro tra Mafai, Raphaël e Scipione (Gino Bonichi). Esposti i primi loro successi accanto ad opere dello stesso Scipione. Nella seconda sezione le sculture di Antonietta con alcune di recente ritrovamento, dove impressione Angoscia n.2 Niobe.

La Terza Sezione, Intermezzo musicale, mette in evidenza la passione di Mario e Antonietta per la Musica nella quale è molto accattivante il dipinto Lezione di piano del 1934 opera di Mario Mafai. La successiva sezione, Una silenziosa sfida, propone una visuale sul confronto culturale tra Mafai e Raphaël e il dialogo tra le loro idee. Punto di interesse l’inedito Ritratto di Simona, dipinto da Mario nel 1932 e qui esposto per la prima volta.
Metamorfosi è la sezione allestita nella sala centrale del primo piano interamente dedicata a Mario Mafai. Mette a fuoco il cambiamento nella poetica pittorica di Mafai, dal figurativo all’astratto, pienamente dimostrato con l’espressionismo di Fantasie contrapposte al realismo dei Mercati dell’Italia del dopoguerra.

Le ultime due sezioni
A chiudere la mostra le ultime due sezioni. Un viaggio nell’identità riservata a sculture e dipinti della Raphaël che ne evidenziano la complessa identità dell’artista. Infine le settima sezione due quadri: Ritratto di Antonietta nello studio di scultura (1934) di Mafai e Mario nello studio (Omaggio a Mafai) del 1966 della Raphaël. Assieme ad una selezione di lettere autografe e fotografia racchiudono, e spiegano, l’energia di una vita passata a sfidarsi e amarsi.
La mostra è molto ben fruibile nell’insieme grazie ad una collocazione delle opere ideale per comprendere l’evoluzione artistica e personale dei due artisti. Pannelli esplicativi molto esaurienti ne favoriscono l’intelligibilità. Per approfondire tutte le tematiche proposte dall’esposizione De Luca Editori d’Arte ha pubblicato un catologo del tutto utile allo scopo.
Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore
Villa Torlonia – Casino dei Principi
Via Nomentana 70. Roma
Dal 23 maggio al 2 novembre 2025
Orari:
Da martedì a domenica ore 9:00 – 19:00. Ultimo ingresso ore 18:00.
Biglietti:
Euro 5,00 (ridotto euro 4) per i residenti a Roma;
Euro 8,00 (ridotto euro 5) per i non residenti a Roma.
Informazioni:
060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)