Emmanuel Macron torna protagonista sui social con un video girato durante una visita ufficiale alle forze armate francesi negli Emirati Arabi Uniti. Nel filmato, diffuso tra lunedì e martedì sui canali del presidente, il capo dell’Eliseo appare in tenuta sportiva e mimetica mentre si allena insieme a un gruppo di soldati di stanza ad Abu Dhabi.
Il video mostra Macron impegnato in corsa, esercizi di resistenza, flessioni e piegamenti, in un clima informale che alterna momenti di disciplina militare a scene di evidente complicità con le truppe.
Con Macron anche Tibo InShape, star del fitness francese
Accanto al presidente compare anche Tibo InShape, uno degli youtuber più popolari di Francia, noto per i suoi contenuti dedicati all’allenamento e allo stile di vita sportivo. Una presenza che rafforza la dimensione comunicativa dell’iniziativa, pensata chiaramente per parlare anche a un pubblico giovane e digitale.
Nel post che accompagna il video, Macron scrive:
“È un grande onore condividere questi momenti con il nostro personale militare. Auguro a tutti delle splendide festività”.
Puntando ai social: un messaggio tra istituzione e narrazione personale
Dal punto di vista ufficiale, l’allenamento rientra in una visita istituzionale volta a incontrare i militari francesi all’estero e a osservare da vicino le attività operative. Tuttavia, la scelta di pubblicare il video e il tono informale adottato sembrano puntare anche a rafforzare l’immagine personale del presidente, mostrandolo vicino alle forze armate e fisicamente coinvolto.
Un’immagine di energia e vicinanza che arriva in un momento politicamente delicato.
Popolarità ai minimi storici: Macron al 16%
Secondo l’ultimo barometro politico IFOP-JDD, Emmanuel Macron ha raggiunto nel novembre 2025 il livello di consenso più basso dall’inizio del suo primo mandato nel 2017. Solo il 16% dei francesi esprime oggi un giudizio positivo sul presidente, mentre il 56% si dichiara “molto scontento”.
Gli analisti parlano di una crisi non più congiunturale, ma strutturale, segnata da una sfiducia profonda e radicata che difficilmente potrà essere recuperata nei prossimi mesi.
Economia e distanza dal Paese reale
L’ex “Mozart della finanza”, come veniva definito agli esordi, è oggi percepito da una parte consistente dell’opinione pubblica come distante dai problemi quotidiani. L’accusa più ricorrente riguarda una pressione fiscale elevata, un deficit fuori controllo e una spesa pubblica considerata inefficiente.
La sensazione diffusa è quella di un Paese in declino, guidato da una leadership ritenuta sempre più scollegata dalla realtà economica e sociale francese.
Sicurezza interna: Marsiglia e il nodo narcotraffico
Sul fronte della sicurezza, Marsiglia resta uno dei simboli delle difficoltà dell’Eliseo. Nonostante numerose visite presidenziali e piani straordinari annunciati negli anni, il narcotraffico continua a dominare la città, con un sistema criminale che, secondo alcune stime, coinvolgerebbe fino a 200 mila persone.
Dopo l’uccisione di Mehdi Kessaci, fratello di una nota attivista contro il traffico di droga, una grande manifestazione di protesta ha scosso la città, senza però produrre risposte politiche concrete.
Politica estera e critiche sull’Ucraina
Anche la linea internazionale del presidente viene messa in discussione. Le posizioni dure sul conflitto in Ucraina e le ipotesi di un coinvolgimento militare diretto sono percepite da molti cittadini come una fuga in avanti: un presidente che mostra forza all’estero ma fatica a garantire sicurezza e stabilità all’interno dei confini nazionali.
L’effetto domino sul governo e il caso Lecornu
Il clima di sfiducia non risparmia nemmeno il resto dell’esecutivo. Anche Sébastien Lecornu, indicato nel testo di riferimento come Primo Ministro, registra un calo nei consensi, perdendo quattro punti percentuali. Considerato finora una figura di equilibrio tra l’Eliseo e l’opinione pubblica, Lecornu viene ora trascinato nella crisi generale, aggravata dal respingimento del Bilancio 2026.
