
Alle 7.35 del Lunedì dell’Angelo il camerlengo cardinal Kevin Joseph Farrell ha dato la notizia che ha scosso il mondo intero: “Papa Francesco è morto”. Un fulmine a ciel sereno, considerando che la domenica di Pasqua il Pontefice aveva fatto il giro di Piazza San Pietro per salutare la folla. Dopo l’annuncio, si sono susseguite migliaia di dichiarazioni, trasmissioni, edizioni straordinarie e dirette dedicate alla figura di Jorge Mario Bergoglio, da molti definito il “Papa della gente”. Si è detto di tutto sulla sua vita, sugli eventi iconici che ne hanno contraddistinto il pontificato, sui ricordi che la gente ha voluto condividere.
Ma c’è pure un’altra curiosità, una stranissima coincidenza, che è rientrata nella tristissima – indipendentemente dall’essere credenti o meno – giornata di ieri e che va al di là della fede. È legata al calcio, grande passione di Francesco, e fa veramente impressione: ogni volta che l’Avellino viene promosso, un Papa muore.
Dagli anni ’60 agli ’80: quattro papi deceduti, quattro promozioni
Sembra assurdo, ma è così dal 1958: in quell’anno muore Pio XII e la squadra irpina conquista la promozione in Serie C. Sale al soglio pontificio Giovanni XXIII, che resterà in carica per cinque anni, fino al 1963, quando l’Avellino, nel frattempo retrocesso in Serie D, tornerà di nuovo in C. Dal ’63 al 1978 è tempo del pontificato di Papa Paolo VI, che alla sua morte verrà sostituito da Giovanni Paolo I, rimasto in carica per poco più di un mese. Due papi deceduti nel giro di pochi giorni e nello stesso anno, e indovinate un po’: l’Avellino nel ’78 ottiene una storica promozione in serie A, il massimo livello del calcio professionistico italiano.
Il “caso” coinvolge Wojtyla, Ratzinger e per ultimo Bergoglio
Fine delle coincidenze? Neanche per sogno. Si arriva al lunghissimo pontificato di Karol Wojtyla, che si concluderà dopo 27 anni, il 2 aprile del 2005, giorno del decesso di Giovanni Paolo II. E a circa due mesi dalla sua morte, l’Avellino compie un’altra impresa e battendo il Napoli in finale playoff conquista la serie B. Nel 2013 non si parla di morte, ma delle dimissioni di Joseph Ratzinger, Benedetto XVI: anche stavolta, incredibile ma vero, l’Avellino sale dalla C alla B. Infine, la casualità più recente, collegata proprio alla morte di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco: solamente pochi giorni fa, il 19 aprile, la squadra irpina festeggiava la promozione in B, conquistata con alcune giornate d’anticipo; il 21, giorno di Pasquetta, il Pontefice argentino tornava “alla casa del Padre”, come annunciato da cardinal Farrell.
Una lunga cronologia di eventi e incroci casuali che avrà sicuramente colpito i più scaramantici, forse anche i più “razionali”, legati in ogni caso dal dolore immenso per la perdita di Francesco, il “Papa di tutti”, che lascia il nostro mondo in uno dei periodi più complicati della storia recente.