Legnano, il mistero: sex worker uccisa con un coltello nella schiena

Un brutale omicidio avvenuto nell'appartamento dove la donna lavorava. La vittima aveva 35 anni ed era madre di un adolescente. Gli inquirenti indagano su clienti, moventi e possibili rapine.

Legnano sex worker

Nel primo pomeriggio di domenica 25 maggio, una residente di via Stelvio a Legnano ha notato qualcosa di insolito: la porta dell’appartamento al piano terra, recentemente affittato da una donna, era socchiusa. Mossa dal sospetto, si è affacciata per controllare e, in pochi istanti, si è trovata di fronte a una scena raccapricciante: il corpo di una donna nuda, riverso a terra in una pozza di sangue, trafitto da un coltello da cucina conficcato nella schiena.

Chi era Vasilica Potincu

La vittima si chiamava Vasilica Potincu, aveva 35 anni ed era originaria della Romania. Si era trasferita da poco a Legnano, dove svolgeva attività di sex work in quell’appartamento preso in affitto. Nonostante la sua presenza recente, nessuno tra i residenti della zona ha dichiarato di conoscerla bene. La donna risiedeva stabilmente a Cinisello Balsamo, comune dell’area metropolitana milanese, con la madre, la sorella e un figlio di 14 anni.

Legnano: i dettagli dell’omicidio

Secondo i primi rilievi del medico legale, la morte di Vasilica risalirebbe alla sera di sabato 24 maggio. Il corpo presentava numerose ferite da taglio, almeno sette o otto, concentrate principalmente nella parte anteriore del corpo, compresa una alla gola. La coltellata letale, tuttavia, sarebbe quella inferta alla schiena, forse post mortem o per accertarsi del decesso. L’arma del delitto, un coltello da cucina, era ancora conficcata nel corpo della donna al momento del ritrovamento.

Indagini in corso: tra ipotesi e possibili piste

Le autorità, coordinate dalla procura di Busto Arsizio, hanno avviato un’indagine per omicidio, con l’obiettivo di risalire all’autore del crimine. Le ipotesi più accreditate al momento sono due: un cliente che avrebbe reagito violentemente, forse a seguito di una lite, oppure un’aggressione a scopo di rapina. Non è ancora stato chiarito se dall’abitazione manchino effetti personali o denaro.

Gli inquirenti stanno inoltre analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi del parcheggio dove si trovava l’auto di Vasilica, per ricostruire gli spostamenti della vittima nelle ore precedenti alla morte. Un’attenzione particolare sarà riservata anche all’esame dei tabulati telefonici, per individuare eventuali appuntamenti o contatti sospetti avuti nella giornata di sabato.

Il ruolo dell’ex marito e le prime difficoltà investigative

Un altro elemento che gli investigatori stanno approfondendo è la posizione dell’ex marito di Vasilica, attualmente camionista residente a Cologno Monzese. Gli inquirenti hanno cercato di contattarlo, senza successo: l’uomo risulterebbe fuori per lavoro da prima del giorno del delitto. Al momento, non ci sono elementi che colleghino direttamente l’ex coniuge al crimine, ma la sua posizione dovrà comunque essere chiarita.

Un omicidio che scuote Legnano in un giorno di festa

Il dramma si è consumato in un momento particolare per la cittadina di Legnano, proprio durante le celebrazioni del Palio, evento storico che rievoca la battaglia del 1176 tra la Lega Lombarda e l’esercito imperiale. Mentre le contrade si preparavano alla tradizionale corsa, la scoperta del corpo di Vasilica ha gettato un’ombra cupa sulla giornata, attirando sul luogo dell’omicidio forze dell’ordine e curiosi.

Nessun legame con la scomparsa di un’altra sex worker

Contemporaneamente, a Prato, è in corso la ricerca di Denisa Maria Adas, una sex worker di origini romene scomparsa da giovedì scorso. Al momento non ci sono elementi che colleghino la sua scomparsa all’omicidio di Vasilica Potincu, ma il fatto che entrambe fossero coinvolte nella stessa attività lavorativa e provenienti dalla stessa area geografica mantiene alta l’attenzione degli investigatori.

Un delitto ancora senza volto

Il femminicidio di Vasilica Potincu resta, al momento, un enigma. La violenza dell’aggressione, l’ambiente in cui è avvenuta e le modalità dell’omicidio lasciano spazio a diverse interpretazioni, ma ancora poche certezze. La speranza è che le indagini, grazie all’analisi tecnologica e ai rilievi forensi, possano presto fare chiarezza, rendendo giustizia a una donna la cui vita si è conclusa nel silenzio di un appartamento anonimo.