
I titoloni dei media recitano “Raid sulla Striscia, strage di 9 fratellini”. La notizia sarebbe che un bombardamento israeliano a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, avrebbe colpito l’abitazione di una dottoressa, una pediatra dell’ospedale Nasser, Alaa al-Najjar, uccidendo nove dei suoi dieci figli.
Questa è la fake news della narrazione pro-PalestiNazi; poi c’è la verità dei fatti:
1) Tutta l’area di Khan Yunis era stata precedentemente evacuata e tutta la popolazione allertata di restarsene alla larga (come abitudine dell’IDF che prima bombardare invia SMS alla popolazione e diffonde volantini: unica nazione al mondo e nella Storia ad avvisare prima di operare!): infatti Khan Yunis è una zona di combattimento pericolosa che le IDF hanno sgomberato dai civili per proteggerli prima che le forze iniziassero le operazioni.
2) Nonostante i divieti, un gruppo di miliziani armati stava operando proprio in un edificio della zona, individuati dalle forze dell’IDF presenti nei pressi. Un aereo militare israeliano allora ha attaccato il gruppo di armati.
3) Non esistono riscontri obiettivi delle vittime civili, i sedicenti figli della dottoressa, e non esistono loro foto, non esiste alcuna conferma oggettiva né dati certi.
4) Sul web accanto alla diffusione della notizia falsa sono fatte girare foto create con IA e già utilizzate negli anni passati, facendole passare per le foto della famiglia della dottoressa Alaa al-Najjar: se le vittime sono reali, perché usare foto fake?

5) Come sempre la fonte della notizia è solamente Hamas e i suoi complici: Mahmud Bassal, il portavoce della fantomatica protezione civile che ha divulgato la notizia, non ha fornito alcuna prova né documentale né fotografica.
Tutto fa pensare che come al solito i media occidentali ripetano all’infinito una fake news preconfezionata da Hamas.
Nel frattempo ecco le immagini che provengono da Gaza, immagini prodotte dagli arabi lì residenti, non da complotti ebraici.