
Nella notte, un violentissimo incendio ha devastato l’edificio Inalca di Reggio Emilia, azienda del gruppo Cremonini leader nel settore della carne. L’allarme è scattato intorno all’1:30, quando un’esplosione ha squarciato il silenzio notturno, seguita da fiamme altissime e una colonna di fumo visibile anche dall’autostrada A1.
L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato il peggio, ma i danni sono ingenti: oltre 50.000 metri quadri di struttura sono stati distrutti. La zona adiacente è stata immediatamente evacuata per motivi di sicurezza.
Inalca: case danneggiate e paura tra i residenti
L’intensità del rogo è stata tale da provocare il parziale scioglimento delle tapparelle di alcune abitazioni nei dintorni dello stabilimento. L’aria si è rapidamente saturata di un odore acre, avvertibile anche a chilometri di distanza. Per precauzione, le autorità hanno consigliato ai residenti di tenere le finestre chiuse e di evitare attività all’aperto.
L’allarme lanciato da una guardia giurata
A dare l’allarme è stata una guardia giurata in servizio nella zona industriale di via Due Canali. Dopo la potente deflagrazione, le fiamme si sono propagate velocemente all’interno dello stabilimento. I primi soccorsi sono arrivati in pochi minuti. Purtroppo la situazione è apparsa subito critica, rendendo necessario l’intervento di squadre di vigili del fuoco da Modena, Parma e Bologna per arginare il disastro.
Intervento massiccio all’Inalca per estinguere il rogo
Oltre 40 vigili del fuoco hanno lavorato per ore per domare l’incendio, un’impresa resa difficile dalle dimensioni dello stabilimento e dalla vastità delle fiamme. Solo dopo diverse ore l’allarme è rientrato, ma l’area rimane sotto monitoraggio per evitare nuovi focolai.
Parallelamente, l’Arpae è stata mobilitata per analizzare la qualità dell’aria, mentre la circolazione stradale nella zona è stata deviata per garantire la sicurezza dei cittadini.
Il sindaco: “Situazione sotto controllo, ma restiamo in allerta”
Anche il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, si è recato sul posto per seguire da vicino l’evolversi della situazione:
“Insieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile stiamo monitorando l’incendio. Invitiamo i cittadini a tenere le finestre chiuse in via precauzionale e ad evitare attività all’aperto. Fortunatamente non si registrano feriti, ma le conseguenze per i lavoratori dello stabilimento sono preoccupanti.“
A rischio la fornitura di carne per ospedali e supermercati
Oltre all’impatto ambientale e ai danni strutturali, cresce la preoccupazione per le conseguenze economiche dell’incendio. L’Inalca rifornisce numerosi supermercati e strutture ospedaliere. La distruzione dello stabilimento potrebbe portare a significativi ritardi nella distribuzione di carne, con ripercussioni sull’intera filiera alimentare.
Mentre si indaga sulle cause dell’esplosione, il rogo dell’Inalca lascia dietro di sé non solo cenere e distruzione, ma anche un grande punto interrogativo sul futuro dei circa 400 dipendenti dello stabilimento.