
La notte tra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre si è trasformata in tragedia a San José, capitale del Costa Rica. Un violento incendio ha distrutto un edificio di tre piani adibito ad hotel, causando la morte di almeno cinque persone e lasciando un sesto ospite ancora disperso. Le fiamme, partite dal terzo piano poco dopo la mezzanotte, si sono propagate con estrema rapidità, alimentate da materiali altamente infiammabili e da impianti elettrici ormai obsoleti.
L’intensità del rogo ha reso impossibile un intervento immediato: in pochi minuti, il tetto è crollato, intrappolando molti degli occupanti all’interno. I vigili del fuoco hanno lavorato fino all’alba per spegnere le fiamme e recuperare i corpi, trovando scene strazianti come quella di una coppia di anziani, stretti in un ultimo abbraccio nel loro letto.
San José: difficoltà dei soccorsi e l’uscita di emergenza bloccata
Un dettaglio agghiacciante è emerso già nelle prime ore: l’unica uscita di sicurezza dell’hotel era stata sigillata con del filo metallico, impedendo agli ospiti di fuggire. Questa circostanza ha drammaticamente rallentato le operazioni di evacuazione e reso impossibile ai soccorritori raggiungere in tempo chi era rimasto intrappolato.
Le squadre di emergenza hanno denunciato la gravità di una simile negligenza, che ha avuto un ruolo determinante nel bilancio tragico della notte. Proprio questo particolare è oggi al centro delle indagini giudiziarie aperte dalle autorità costaricane.
Le indagini a hotel San José sulle cause dell’incendio in hotel
Secondo le prime ricostruzioni, l’origine del rogo sarebbe da attribuire a un guasto elettrico, ma gli inquirenti non escludono altre ipotesi. Oltre al malfunzionamento degli impianti, vengono vagliate possibili responsabilità legate alla gestione della struttura. La mancanza di sistemi antincendio adeguati e l’ostruzione delle vie di fuga rappresentano violazioni gravi delle norme di sicurezza.
Il caso ha riacceso il dibattito pubblico sulla prevenzione e sulla manutenzione degli edifici nella capitale, già scossa due mesi fa da un altro incendio che aveva distrutto un edificio commerciale nella stessa zona, fortunatamente senza causare vittime.
Le vittime: storie spezzate dalle fiamme
Le cinque vittime identificate appartenevano a contesti diversi ma unite da un destino crudele. Una coppia di anziani che viveva insieme da decenni, un giovane lavoratore che dormiva al piano terra e un turista di passaggio sono tra coloro che non sono riusciti a scappare. Una comunità intera piange la loro perdita, ricordandoli come persone semplici, legate al quartiere.
Intanto, proseguono le ricerche per individuare la sesta persona che potrebbe trovarsi ancora sotto le macerie.
Reazioni e promesse delle istituzioni
Il governo del Costa Rica ha espresso cordoglio ai familiari delle vittime e annunciato controlli straordinari sugli edifici pubblici e privati della capitale. Le autorità hanno sottolineato la necessità di rafforzare la cultura della prevenzione, imponendo verifiche più rigorose sugli impianti elettrici e sul rispetto delle misure antincendio.
Intorno all’hotel devastato, la comunità si è raccolta lasciando fiori, candele e messaggi di addio. Resta il dolore per le vite spezzate e l’amara consapevolezza che la tragedia avrebbe potuto essere evitata.