Hong Kong, il rogo di Tai Po e il nodo controverso delle impalcature in bambù

Il devastante incendio nel complesso residenziale Wang Fuk Court riaccende il dibattito sulla sicurezza dei ponteggi in bambù: 75 morti, centinaia di dispersi e un’indagine governativa già avviata.

Rogo Tai Po

L’incendio scoppiato nel quartiere residenziale di Tai Po continua a lasciare un bilancio sempre più drammatico. Le vittime accertate sono salite a 75, mentre quasi trecento persone risultano ancora disperse. Il rogo ha avvolto il grande complesso popolare Wang Fuk Court, un insieme di otto torri da 32 piani e quasi duemila appartamenti, dove vivevano circa 4.600 residenti, molti dei quali anziani.

Secondo i vigili del fuoco, la propagazione è stata così rapida da impedire alle squadre di salire ai piani alti. Il vicedirettore Derek Armstrong Chan ha spiegato che le temperature interne erano troppo elevate per consentire l’accesso in sicurezza: «Non abbiamo potuto raggiungere gli ultimi piani, ma continueremo i tentativi di soccorso».

Tai Po: ponteggi in bambù trasformati in fiamme vive

Uno dei fattori considerati più critici riguarda le impalcature in bambù che avvolgevano completamente gli edifici per via dei lavori di ristrutturazione in corso. Le strutture, tradizionalmente usate nell’edilizia locale, hanno alimentato le fiamme fino a trasformare le facciate degli edifici in colonne ardenti. Le operazioni di spegnimento sono durate quasi 24 ore.

I soccorritori hanno inoltre riferito la presenza di pannelli in polistirolo all’interno dei palazzi, materiali che avrebbero accelerato ulteriormente la diffusione del fuoco. Tre persone sono state arrestate con l’accusa di aver causato involontariamente l’incendio.

Allarmi in ritardo e residenti avvisati porta a porta

Molti testimoni contestano il sistema di sicurezza interno. Gli allarmi antincendio – secondo varie testimonianze – si sarebbero attivati quando l’incendio era già in atto in più zone del complesso. A quanto riferito, sono state le guardie a svegliare i residenti bussando porta per porta. Il governatore John Lee ha annunciato un’inchiesta formale per chiarire la sequenza degli eventi e verificare eventuali negligenze.

Reazioni politiche e conseguenze sul territorio

La tragedia ha avuto ripercussioni anche sul calendario politico della città: la data delle elezioni legislative del 7 dicembre potrebbe essere rinviata. Da Pechino, il presidente Xi Jinping ha espresso cordoglio e ha sollecitato le autorità locali a gestire l’emergenza con ogni mezzo disponibile.

Nel frattempo, il governo di Hong Kong ha annunciato un piano di ispezioni straordinarie su tutti i ponteggi della città, valutando una possibile transizione più ampia verso materiali metallici nei progetti pubblici.

Il ruolo del bambù tra tradizione, sicurezza e polemiche

Il bambù, pur essendo bandito nella Cina continentale dal 2022 per motivi di sicurezza, resta a Hong Kong un simbolo identitario e una tecnica edilizia profondamente radicata. Sindacati e lavoratori del settore lo difendono ricordando che norme severe regolano spessori, qualità dei materiali e procedure di montaggio.

Non mancano però richiami a incidenti precedenti: già in ottobre un altro incendio in un edificio circondato da ponteggi aveva sollevato interrogativi. Sui social cinesi è diventato virale l’hashtag “Perché Hong Kong usa ancora impalcature di bambù?”, riflettendo il crescente scetticismo dei cittadini della Cina continentale.

Molti giovani e attivisti di Hong Kong, però, puntano il dito non sul bambù in sé, ma sugli scarsi controlli e su un sistema amministrativo indebolito dopo l’introduzione della legge sulla Sicurezza Nazionale.

Un complesso del quartiere Tai Po, già al centro delle critiche

Il Wang Fuk Court era da mesi interessato da un intervento di ristrutturazione dal valore di 330 milioni di dollari di Hong Kong. I lavori avevano generato proteste da parte dei residenti, preoccupati per la sicurezza e per i disagi quotidiani. Il rogo, iniziato nel primo pomeriggio, ha rapidamente coinvolto altri tre palazzi vicini e persino la Scuola elementare Battista Tai Po. Le autorità hanno evacuato ulteriori edifici nel distretto di Kwong Fuk come misura precauzionale.