La Gran Bretagna accusa l’Iran degli attentati in Arabia Saudita
edit-vocenews24/09/2019
La Gran Bretagna accusa l'Iran di essere responsabile degli attentati ai pozzi petroliferi
La Gran Bretagna accusa l’Iran come responsabile degli attentati in Arabia Saudita. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, afferma che l’Iran, con grande probabilità è responsabile degli attacchi ai pozzi petroliferi sauditi di Aramco. Anche la Gran Bretagna è della stessa opinione e ritiene che l’Iran giochi un ruolo importante negli attentati alle strutture di Aramco. “La Gran Bretagna lavorerà con gli Stati Uniti e gli alleati europei per rispondere congiuntamente agli Stati Uniti” ha dichiarato Johnson in una nota stampa recandosi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
La rivendicazione degli Houthi in Yemen
Uno dei funzionari del governo britannico ritiene che la rivendicazione di responsabilità da parte degli Houthi in Yemen dell’attacco è “irragionevole” in quanto la portata e lo sviluppo dello stesso sono incompatibili con le loro capacità tecnologiche. Tuttavia, il segretario agli Esteri della Gran Bretagna, Dominique Rapp, ha affermato che il suo Paese sta studiando attentamente le informazioni e le prove sugli attentati in Arabia Saudita. Tutto questo deve essere verificato prima di ritenere responsabile chiunque. Gli Stati Uniti continuano comunque a sostenere la responsabilità dell’Iran degli attentati terroristici ai pozzi di Aramco.
Le responsabilità europee
Come riporta il sito della Bbc, il ministro degli Esteri di Teheran ha accusato Macron, Merkel e Boris Johnson “di ripetere a pappagallo le assurde dichiarazioni degli Stati Uniti”. Per Macron, Merkel e Johnson non ci sono altre spiegazioni. Gli attentati hanno causato gravi danni e hanno costretto i sauditi a dimezzare la produzione di greggio. I tre capi europei hanno assicurato che rimarranno vincolati all’accordo sul programma nucleare iraniano raggiunto nel 2015. I ribelli yemeniti Houti, rivendicano la responsabilità degli attacchi condotti con droni e missili cruise. L’Iran nega ogni coinvolgimento. Anche Riad ha puntato il dito contro Teheran e gli Stati Uniti hanno deciso di rafforzare il proprio contingente già stanziato nel Regno saudita.
Dal nostro inviato in Medio Oriente Fabrizio Hennig
Shervin Hajipour è l’autore della canzone “Baraye” (“Per”); “Baraye” divenne la canzone simbolo della protesta iraniana del 2020, “Donne, Vita, Libertà”, che fu scatenata dall’omicidio di Masha Amini, uccisa di botte dalla Polizia Morale dell’Iran […]
L’arresto di Cecilia Sala, la giornalista italiana, da parte delle autorità iraniane, apre scenari inquietanti sui rapporti di forza tra Stati, mettendo in discussione il concetto stesso di sovranità nazionale. Ancora una volta, l’Italia sembra […]
A undici giorni dall’arresto a Teheran, Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta nella prigione di Evin, appare sempre più una pedina in un gioco diplomatico. Accusata genericamente di aver “violato le leggi islamiche”, si trova in […]