Governo approva disegno di legge sulla sicurezza: nuovi reati e pene più severe

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che introduce nuovi reati e ne aggrava le pene per altri. Il provvedimento prevede, tra l’altro, un aumento medio delle retribuzioni del 5,8% per il personale in divisa.

Rinnovo contrattuale del personale in divisa

Il governo ha stanziato 1,5 miliardi di euro per il rinnovo contrattuale del personale in divisa. L’aumento medio delle retribuzioni sarà del 5,8% e riguarderà le forze di polizia, le forze armate e i vigili del fuoco.

Nuovi reati e pene più severe

Il disegno di legge introduce nuovi reati e ne aggrava le pene per altri. Tra le novità:

  • Deroga all’obbligo di rinvio dell’esecuzione della pena per le donne in stato di gravidanza o con figli fino a tre anni. Il rinvio potrà essere escluso se da esso derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori reati.
  • Nuovo reato di induzione all’accattonaggio di minori. La pena è da 6 mesi a 3 anni.
  • Nuovo reato di rivolta in carcere o in centro di accoglienza per migranti. La pena è da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa.
  • Nuovo reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo. La pena è da 2 a 6 anni.
  • Nuovo reato di occupazione abusiva di immobili. La pena è da 2 a 7 anni.
  • Stretta sulle truffe agli anziani. La pena di reclusione è aumentata da 2 a 6 anni e si prevede la possibilità di procedere all’arresto in flagranza.
  • Autorizzazione per gli agenti di sicurezza a detenere un’arma da fuoco privata.
  • Reato di blocco stradale “pesante”. La pena è da 6 mesi a 3 anni.
  • Garantie funzionali per gli infiltrati dell’intelligence. Gli infiltrati dell’intelligence (o loro fonti) al vertice di organizzazioni terroristiche non saranno punibili per i reati che commettono.

Reazioni

Il governo ha definito il disegno di legge un “giro di vite sulla sicurezza”. Le opposizioni hanno invece criticato la scelta di aumentare le pene e di restringere i diritti.

@riproduzione riservata