Gita scolastica da incubo: 70 intossicati tra studenti e docenti

Un viaggio culturale si trasforma in emergenza sanitaria: malori diffusi e indagini in corso

gita scolatica Paestum

Una gita a Paestum finisce con 70 intossicati al Pronto Soccorso. Quella che doveva essere un’esperienza educativa si è trasformata in un evento drammatico per gli studenti e gli insegnanti dell’Istituto Mattei di Recanati (Macerata). Dopo una visita alle Grotte di Pertosa e il pranzo nelle vicinanze, il gruppo – composto da cinque classi di terzo anno (ragazzi tra i 16 e i 17 anni) – ha cenato presso un albergo di Capaccio Paestum. Poco dopo il pasto, diversi studenti hanno iniziato ad avvertire forti malesseri, manifestando sintomi riconducibili a un’intossicazione alimentare: dolori addominali, vomito e diarrea.

Anche docenti e autista tra gli intossicati: scattano i controlli sanitari

Non solo gli studenti, ma anche i professori accompagnatori e l’autista del pullman hanno accusato disturbi simili, sebbene in forma più lieve. Le condizioni di alcuni ragazzi sono apparse particolarmente preoccupanti, rendendo necessario l’intervento del 118 tra la notte del 26 marzo e la mattina successiva. Viste le numerose segnalazioni e il numero d’intossicati, tutti partecipanti alla gita, le autorità hanno allertato i carabinieri, che hanno attivato i NAS e i tecnici dell’ASL per effettuare controlli approfonditi sulla sicurezza alimentare.

Indagini sulle cause dell’avvelenamento

Al momento, non è ancora stato individuato con certezza l’alimento responsabile dell’intossicazione. Tuttavia, secondo alcune testimonianze, i sintomi sarebbero comparsi subito dopo la cena, composta da pasta, hamburger e insalata. Saranno le analisi tecniche a determinare se si sia trattato di un errore nella preparazione dei pasti in hotel. Nel frattempo, una denuncia è già stata presentata alle autorità competenti.

Gita scolastica: sempre più difficile da organizzare

Il caso riaccende il dibattito sulle gite scolastiche, sempre più complicate da realizzare. I costi crescenti di trasporti e alloggi, uniti ai rischi organizzativi e alle responsabilità per gli accompagnatori, stanno portando molte scuole a rinunciare alle uscite didattiche.

Insegnanti sotto pressione: responsabilità elevate e nessun compenso

Gli insegnanti che accompagnano gli studenti nelle gite non ricevono alcun compenso aggiuntivo, ma devono assumersi importanti responsabilità. La normativa prevede obblighi di vigilanza stringenti, sanciti dall’articolo 2047 del Codice Civile e dalla legge 312/1980. La Cassazione ha confermato che il loro dovere di controllo si estende anche agli studenti maggiorenni, rendendo la supervisione un compito gravoso. Questo spinge sempre più docenti a rifiutare il ruolo di accompagnatori, rendendo le gite scolastiche un’opzione sempre meno praticabile.