Jay Hindley si ritira a causa di una caduta. Volata surreale di Kaden Groves

Kaden Groves vince la volata ipotetica, visto che a causa della caduta sono stati neutralizzati tutti i distacchi, ed i vari punteggi. Non cambiano le classifiche generali

Kaden Groves

Napoli (Napoli). La sesta tappa è stata vinta in una volata surreale di Kaden Groves davanti Fretin, Magnier, Kanter, Lonardi. Non cambia la classifica generale perché visto l’annullamento della tappa restano invariati i vari punteggi e classifiche.

La sesta tappa

Oggi è andata in scena la sesta tappa da Potenza a Napoli, di 227 Km, con la tappa più lunga del Giro d’Italia. Il percorso vedeva la partenza da Potenza attraverso le montagne lucane con la lunga salita del Valico di Monte Carruozzo. Dopo l’ingresso in provincia di Napoli si susseguivano i centri abitati con i consueti ostacoli di traffico, come rotatorie, spartitraffico, isole salva pedoni, ecc., tratti pericolosi per il gruppo.  Gli ultimi km erano interamente percorsi nei vari centri abitati della periferia napoletana senza soluzione di continuità. Si entrava quindi in Napoli e si percorrevano circa 20 km in superstrada, per arrivare infine sulla via Caracciolo con il rettilineo d’arrivo finale di 900 m.

La cronaca

La cronaca ha visto partire l’a prima fuga di giornata al chilometro 4. Si avvantaggiano Ries, Turner, Černý, Engelhardt, Tarozzi e Fortunato. Al km 26, contrattaccano Tratnik, Hamilton, Tarling, Vacek e Formolo. Al km 31 il gruppo annulla le due azioni e torna compatto.

Al km 33, si avvantaggiano Paleni e Van Der Hoorn. Al km 40, contrattaccano anche Hamilton e Fortunato. Al km 49, Fortunato raggiunge i due fuggitivi, mentre Hamilton si rialza e viene riassorbito dal gruppo. Al km 73, anche Fortunato si rialza e restano a condurre la coppia Paleni e Van Der Hoorn. Al km 84, i fuggitivi hanno un vantaggio di 2 minuti e 55 secondi sul gruppo. Al km 130, il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo è sceso a 1 minuto e 24 secondi. Gran Premio della

Al km 154, a causa di una caduta che ha coinvolto più atleti, la corsa è stata neutralizzata per consentire il rientro dei corridori coinvolti. A farne le spese maggiori è stato il corridore della Red Bull Bora Hindley che ha dovuto ritirarsi. Al km 166,5, la corsa riprende da piede a terra e varrà solo per la vittoria di tappa.

Quindi per chi aveva voglia volata finale sul lungomare di Napoli e vittoria in volata di Kaden Groves, davanti a Fretin, Magnier, Kanter, Lonardi, Zijlaard, Marcellusi, Moschetti, Mozzato, Govekar. Il tempo del vincitore anche se non si è tenuto conto ne dei distacchi ne dei vari punti delle classifiche è stato di  4 ore, 59 minuti e 52 secondi, alla media oraria di 43,519 km/h.

La classifica generale

Non cambia nemmeno, vista la situazione odierna, la classifica generale dove resta al comando il danese Mads Pedersen della Lidl-Trek. Al secondo posto troviamo Primož Roglič  a 17 secondi. Terzo in classifica generale rimane Mathias Vacek a 24 secondi di distacco. Per gli altri uomini di classifica esce di scena Hindley che come detto si è dovuto ritirare. Mentre per gli altri possibili vincitori del giro troviamo Ayuso a 35 secondi, Tiberi a 44 secondi, Pellizzari a 50 secondi, i fratelli Yates a 52 e 55 secondi di distacco, Carapaz a 56 secondi, Pidcock  a 57, poi e Caruso a 58 secondi, Piganzoli a 59 secondi, Ciccone a 1,01, Bernal a 1,07 secondi, e Bardet a 1 minuto  e 19 secondi dalla maglia rosa.  Ultimo in classifica generale rimane sempre il tedesco Niklas Märkl a 1 ora, e 2 secondi di ritardo dal leader della corsa.

Mads Pedersen rimane in testa alla classifica della maglia Ciclamino visto che oggi non sono stati assegnati punti all’arrivo. Al secondo posto resta Olav Kooij che indosserà anche nella tappa di domani la maglia ciclamino, e al terzo posto resta Casper Van Uden.

Non cambia anche oggi la maglia Azzurra del leader del Gran Premio della Montagna che resta sulle spalle del nostro Lorenzo Fortunato della Xds Astana che grazie ai punti odierni rafforza la sua classifica. Al secondo posto rimane ancora il belga Sylvain Moniquet, mentre sale al terzo posto il francese Enzo Paleni.

Non cambia nemmeno la classifica della maglia Bianca dei giovani che resta sulle spalle dell’alfiere della Lidl Trek Mathias Vacek. Si confermano anche la seconda e la terza posizione dove troviamo rispettivamente Isaac Del Toro, e Juan Ayuso.  La classifica a squadre vede sempre al comando la Lidl-Trek con 7 secondi di vantaggio Uae Team Emirates e 15 secondi sulla Red Bull – Bora – Hansgrohe.

La settima tappa da Castel Di Sangro a Tagliacozzo di 168 Km è il primo vero arrivo in salita del Giro d’Italia 2025. Domani non scopriremo chi potrà vincere il giro, ma sicuramente sapremo chi lo perderà, perché solitamente il primo arrivo in salita va vittime illustri, che quasi sicuramente non potranno vincere la corsa rosa.

Il percorso è il tappone appenninico costituito dall’alternarsi di salite e discese a volte brevi a volte lunghe. Da segnalare in particolare l’impegnativa salita breve di Monte Urano, ma con pendenze fino al 14%. Nel finale si attraversa l’abitato principale di Tagliacozzo per dirigersi sul vecchio tracciato della ss.5 verso la località di Marsia dove è posto l’arrivo