Giornata mondiale dell’orgasmo. Da cosa nasce l’insoddisfazione delle donne?

Da 17 anni, il 31 luglio è la giornata mondiale dell’orgasmo. Se qualcuno pensa che non sarebbe stato necessario istituire questa ricorrenza, si sbaglia di grosso. Sull’argomento sono stati condotti moltissimi studi a livello mondiale, in particolare, Climax, la piattaforma di sex education, ha fatto emergere un dato molto interessante. Solo il 64% delle donne, infatti,  ha dichiarato di aver raggiunto l’orgasmo durante l’ultimo rapporto sessuale, contro il 91% degli uomini e, incredibile,  il 62% di queste ha un’età inferiore ai 25 anni. Una donna su cinque si accontenta di raggiungere l’orgasmo solo una volta al mese (21%) e il 4% meno di una volta. Infine, l’11% delle donne in coppia ha detto di non aver provato alcun orgasmo nell’ultimo anno e il 3% di non averne mai avuto uno.

E in Italia? La percentuale di donne che lamenta delle difficoltà nel raggiungere l’orgasmo è del 46% (in Olanda è del 28%), mentre il 52%, più di 1 su 2, dichiara di fingere l’orgasmo (in Francia è il 62% e in Spagna il 51%). Infine, ben il 22% delle donne italiane intervistate ha dichiarato di non aver avuto un orgasmo durante l’ultimo rapporto sessuale.

Da altri studi scientifici è emerso, invece, che sono circa il 12%, più di 1 su 10, le donne che, nonostante una vita sessuale regolare, non hanno mai provato un orgasmo e il 34% coloro che non raggiungono l’apice del piacere con la penetrazione.

Orgasmo, l’apice del piacere

Universalmente riconosciuto come l’apice del piacere, l’orgasmo è la più alta espressione dell’eccitamento durante l’atto sessuale o a seguito di una stimolazione prolungata dei genitali. Da un punto di vista fisiologico, l’orgasmo consiste in un complesso di reazioni neuro-muscolari involontarie e di breve durata che nell’uomo esitano nell’eiaculazione, mentre nella donna comportano una serie di contrazioni dei muscoli pelvici.

Purtroppo, sono molte le persone che incontrano difficoltà nel raggiungere l’orgasmo o che, addirittura, non ci riescono proprio, come se quella possibilità fosse loro preclusa. Coloro che soffrono di questa problematica, spesso non ne parlano, temendo di essere sbagliati o inadatti, e finiscono per accettare passivamente tale condizione. Questo atteggiamento di rassegnazione è riscontrabile soprattutto tra le donne, che a lungo si sono viste negare lo stesso diritto al piacere sessuale concesso agli uomini.

Cos’è l’orgasmo?

L’orgasmo è un processo complesso, con profonde implicazioni fisiche, psicologiche, relazionali e biologiche. È un intricato intreccio tra mente e corpo e riveste un ruolo fondamentale nella soddisfazione sessuale dell’individuo e della coppia. L’impossibilità di raggiungere il culmine del piacere, nonostante una stimolazione adeguata da parte del partner, può scatenare un intenso disagio emotivo e relazionale. Se l’assenza di orgasmo si verifica in modo persistente o ricorrente durante un lasso di tempo prolungato, in tal caso possiamo parlare di anorgasmia.

L’anorgasmia colpisce sia gli uomini che le donne, anche se è prevalentemente un fenomeno femminile, e può manifestarsi sin dall’inizio dell’attività sessuale così come comparire successivamente, dopo un periodo in cui è stato possibile vivere questa esperienza. Tuttavia, è bene precisare che qualora un individuo riuscisse a raggiungere l’orgasmo tramite la stimolazione diretta o indiretta dei genitali, senza necessariamente ricorrere alla penetrazione, in tal caso non sarebbe appropriato parlare di anorgasmia. Il raggiungimento dell’orgasmo attraverso altre modalità di stimolazione è del tutto normale e non indica alcuna anomalia o disturbo. Ogni individuo, uomo o donna che sia, può sperimentare e godere della sessualità in modi diversi e questa diversità è una parte essenziale dell’esperienza umana”, ha spiegato la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director del servizio di psicologia online e Società Benefit Unobravo.

Anorgasmia: cos’è e come si manifesta

La dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director del servizio di psicologia online Unobravo, ha dedicato un approfondimento al tema dell’ anorgsmia, condividendo una lista di consigli per vivere meglio la sessualità e mettendo in luce come la psicoterapia sia una valida alleata per liberarsi da questo disturbo.  L’anorgasmia è uno dei disturbi sessuali più diffusi. Si manifesta con maggiore frequenza nelle donne e consiste nell’incapacità di raggiungere il culmine del piacere, nonostante una stimolazione sessuale intensa e prolungata.

Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la principale risorsa per la diagnosi delle patologie di salute mentale, l’anorgasmia, o disturbo dell’orgasmo femminile (DOF), si manifesta con il ritardo, la riduzione dell’intensità o la totale assenza dell’orgasmo a seguito di una normale fase di eccitazione sessuale. Per poter parlare di anorgasmia è necessario che almeno una di tali condizioni si verifichi in modo persistente o ricorrente durante un lasso di tempo di sei mesi o più. L’anorgasmia non ha nulla a che vedere con l’assenza del piacere, bensì si delinea come un’inibizione specifica della componente orgasmica durante l’atto o la stimolazione sessuale.

L’orgasmo è un processo complesso, con profonde implicazioni fisiche, psicologiche, relazionali e biologiche. È un intricato intreccio tra mente e corpo e riveste un ruolo fondamentale nella soddisfazione sessuale dell’individuo e della coppia. L’impossibilità di raggiungere il culmine del piacere, nonostante una stimolazione adeguata da parte del partner, può scatenare un intenso disagio emotivo e relazionale. Se l’assenza di orgasmo si verifica in modo persistente o ricorrente durante un lasso di tempo prolungato, in tal caso possiamo parlare di anorgasmia”.

La dottoressa ha poi aggiunto: “L’anorgasmia colpisce sia gli uomini che le donne, anche se è prevalentemente un fenomeno femminile, e può manifestarsi sin dall’inizio dell’attività sessuale così come comparire successivamente, dopo un periodo in cui è stato possibile vivere questa esperienza. Tuttavia, è bene precisare che qualora un individuo riuscisse a raggiungere l’orgasmo tramite la stimolazione diretta o indiretta dei genitali, senza necessariamente ricorrere alla penetrazione, in tal caso non sarebbe appropriato parlare di anorgasmia. Il raggiungimento dell’orgasmo attraverso altre modalità di stimolazione è del tutto normale e non indica alcuna anomalia o disturbo. Ogni individuo, uomo o donna che sia, può sperimentare e godere della sessualità in modi diversi e questa diversità è una parte essenziale dell’esperienza umana”.

Che cosa genera l’anorgasmia?

“L’anorgasmia rappresenta un fenomeno molto complesso che coinvolge una varietà di aspetti sia fisici che emotivi e psicologici. Non è possibile rintracciarne una singola causa in quanto sono molteplici i fattori che possono influenzare la capacità di raggiungere orgasmo o di provarlo con una soddisfacente intensità. Per ciò che concerne le cause fisiche dell’anorgasmia femminile, alcune patologie o condizioni mediche, come la Sclerosi Multipla e il Morbo di Parkinson, possono incidere in maniera consistente sulla manifestazione di questa condizione. Anche problemi ginecologici, interventi chirurgici o traumi fisici a livello genitale (es: dispaurenia, vaginismo, isterectomia, infibulazione) potrebbero inficiare la capacità della donna di raggiungere l’orgasmo e causare persino rapporti sessuali dolorosi.

Cattivi stili di vita

L’assunzione di stupefacenti, sostanze psicotrope o farmaci, tra cui quelli per la pressione sanguigna, gli antistaminici e, soprattutto, gli antipsicotici e gli antidepressivi possono incidere notevolmente sulla vita sessuale sia dell’uomo che della donna, causando disfunzioni sessuali e difficoltà nel raggiungimento del piacere. L’abuso di alcol e il fumo possono avere un impatto negativo sull’afflusso di sangue agli organi sessuali, ostacolando anch’essi l’orgasmo. Infine, col naturale avanzare dell’età e i cambiamenti anatomici, ormonali, neurologici e del sistema circolatorio annessi all’invecchiamento, potrebbero emergere alcune difficoltà nella sfera sessuale della donna. Il calo di estrogeni e i mutamenti d’umore durante il passaggio alla menopausa possono, infatti, influenzare profondamente la sessualità femminile”, ha commentato la dottoressa Valeria Fiorenza Perris.

Consigli utili per vivere al meglio la propria sessualità e favorire l’orgasmo

Per superare l’anorgasmia è fondamentale intraprendere un processo di auto-esplorazione. Ciò significa dedicare del tempo a individuare e comprendere i propri desideri, blocchi emotivi e risposte sessuali. Ecco alcune misure e accorgimenti che possono essere adottati per vivere una sessualità più serena, migliorare l’intesa con il partner e favorire l’orgasmo.

1) Escludere eventuali cause fisiche: In alcuni casi l’anorgasmia è causata da problemi fisici o patologie. Un consulto medico può essere utile per escludere eventuali condizioni o effetti collaterali di farmaci che possono interferire con l’orgasmo.

2) Educarsi alla sessualità: Acquisire una maggiore conoscenza della sessualità, dell’anatomia e delle diverse modalità di piacere può contribuire a diminuire l’ansia e a far sì che l’esperienza sessuale sia più soddisfacente.

3) Instaurare un clima di intimità emotiva: Creare un’atmosfera di intimità emotiva con il partner può aiutare a migliorare la risposta orgasmica. L’attenzione al benessere emotivo reciproco è fondamentale per vivere appieno la sessualità e superare l’anorgasmia.

4) Comunicare apertamente col partner: Parlare con il partner e confrontarsi riguardo a eventuali difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo è essenziale. Condividere le proprie emozioni e preoccupazioni può aiutare a ridurre l’ansia e a creare un ambiente di supporto.

5) Esplorare la propria sessualità: Prendersi del tempo per esplorare il proprio corpo e le sensazioni che si provano può contribuire a comprendere meglio le proprie risposte sessuali e a individuare ciò che porta al piacere.

6) Provare nuove stimolazioni e tecniche sessuali: Sperimentare diverse tecniche sessuali, come la stimolazione diversificata delle zone erogene, può aiutare a scoprire nuove fonti di piacere e favorire l’orgasmo.

7) Consultare un professionista: Se, nonostante gli sforzi personali, la difficoltà a raggiungere l’orgasmo persiste, è consigliabile consultare un professionista esperto in sessuologia o terapia sessuale. Un terapeuta può aiutare a individuare le cause specifiche dell’anorgasmia e a sviluppare un percorso personalizzato.