Giallo a Villa Pamphili: trovati i corpi di una donna e una neonata. La pista

I cadaveri scoperti nel parco romano sono al centro di un’indagine per duplice omicidio. Gli inquirenti sospettano un contesto di degrado. Una testimonianza chiave descrive un uomo con un corpo in braccio.

villa pamphili roma

Sabato 7 giugno, all’interno del parco di Villa Doria Pamphili, cuore verde della capitale, è stato rinvenuto il cadavere di una donna di circa 40 anni e, poco distante, quello di una bambina di circa sei mesi. Entrambe nude, le due vittime erano in condizioni differenti di conservazione, alimentando ipotesi e sospetti. L’intera vicenda ha aperto un’indagine complessa, ancora in corso, che ruota attorno a due interrogativi fondamentali: chi sono le vittime? E chi le ha lasciate lì?

I corpi ritrovati: Villa Doria Pamphili e le circostanze

Il primo corpo ad essere scoperto a Villa Pamphili è stato quello della bambina, posata accanto a una siepe nei pressi del quarto ingresso di viale Vittorio Nenni, non lontano da un bistrot. Poco dopo, un altro gruppo di passanti ha individuato il cadavere della donna, coperto con un sacco nero ma non chiuso dentro. Le autorità, allertate dai cittadini, sono intervenute immediatamente, isolando l’area per consentire i rilievi.

Stati di decomposizione differenti: decessi avvenuti in momenti diversi

Un dettaglio ha subito attirato l’attenzione degli inquirenti: il corpo della donna presentava un livello di decomposizione molto più avanzato rispetto a quello della piccola. Questo elemento lascia ipotizzare che la donna sia morta prima della neonata, anche se il caldo torrido di quei giorni potrebbe aver accelerato il processo decompositivo, rendendo difficile la valutazione cronologica esatta.

L’autopsia: nessun segno di violenza, attesi i test tossicologici

Gli esami autoptici eseguiti domenica 8 giugno non hanno evidenziato traumi o ferite sui corpi. Le vittime erano entrambe nude e non sembrano aver subito violenze fisiche. I risultati completi arriveranno con gli esiti degli esami tossicologici, che dovranno chiarire se sostanze tossiche o stupefacenti siano state coinvolte nei decessi.

L’identità delle vittime: una possibile svolta

Contrariamente alle prime indiscrezioni, non risultano denunce di scomparsa né per la donna né per la bambina. Tuttavia, alcune persone ascoltate dalla polizia avrebbero riconosciuto i due volti. Si tratterebbe, secondo fonti investigative, di cittadini dell’Est Europa. Nonostante il confronto fotografico sembri confermare il riconoscimento, l’identità ufficiale resta da accertare: la donna non era mai stata fotosegnalata e dunque non figura in alcun archivio delle forze dell’ordine. Fondamentali saranno i risultati dei test del DNA.

Testimonianze cruciali: un uomo visto con “qualcosa in braccio”

Un elemento potenzialmente decisivo nelle indagini arriva da alcuni testimoni oculari. Diverse persone hanno dichiarato di aver notato un uomo camminare in modo veloce nel parco di Villa Doria Pamphili, portando qualcosa tra le braccia. Secondo quanto riferito, potrebbe trattarsi proprio del corpo della neonata. Questa figura misteriosa è ora al centro delle ricerche della squadra mobile, che sta vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

Le piste investigative: degrado e marginalità sociale

Gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi che il duplice decesso sia avvenuto in un contesto di emarginazione sociale. Le condizioni in cui sono stati trovati i corpi – senza abiti, privi di documenti, in luoghi appartati – fanno pensare a un ambiente legato a persone senza fissa dimora o vittime di disagio sociale. Non si esclude, tuttavia, alcuna pista.

Un’indagine ancora aperta

Al momento l’indagine procede per duplice omicidio aggravato contro ignoti. La procura di Roma e gli investigatori della squadra mobile continuano a raccogliere indizi, testimonianze e dati scientifici per fare luce su uno dei casi più inquietanti degli ultimi mesi nella capitale. Le prossime ore potrebbero essere decisive: il volto dell’uomo avvistato potrebbe emergere dai video, e l’identificazione delle vittime potrebbe dare finalmente un nome e un passato alle due figure tragicamente abbandonate tra gli alberi di Villa Pamphili.