Castel d’Aiano: le prime ricostruzioni
A fare la macabra scoperta è stata la moglie dell’uomo, anch’essa ottantenne, che ha immediatamente chiamato il 118. Tuttavia, il quadro si è complicato quando i sanitari hanno notato ferite sospette sulle mani della donna, oltre a tracce di sangue sul suo corpo. Un elemento che ha spinto i soccorritori a coinvolgere subito i carabinieri.
Le indagini sono coordinate dalla pm Beatrice Ronchi, che ha aperto un fascicolo per “morte sospetta”. Al momento, nessuna ipotesi viene esclusa.
Incidente o delitto?
Tra le piste considerate, quella di un incidente domestico sembra plausibile: secondo una prima ipotesi, Roberto Berti, privo di un braccio a causa di un’invalidità, potrebbe essere scivolato mentre trasportava un vaso sulle scale esterne. L’oggetto, trovato in frantumi accanto al corpo, potrebbe aver causato il taglio fatale alla gola.
Tuttavia, le autorità non escludono altre possibilità. Per consentire un’indagine completa, la moglie è stata iscritta nel registro degli indagati. Si tratta di una misura cautelativa e non di un’accusa formale, ma un dettaglio che getta un’ombra ancora più cupa sulla vicenda.
L’autopsia, il nodo cruciale
Il prossimo passo sarà l’autopsia, già disposta dal magistrato. Sarà questo esame a chiarire se la ferita è compatibile con una caduta accidentale o se invece vi siano elementi che indichino un’azione violenta.
La comunità di Castel d’Aiano sconvolta
La tragedia ha lasciato senza parole gli abitanti di Castel d’Aiano. In paese, Roberto e sua moglie erano figure conosciute e rispettate. Molti faticano a credere che una coppia così tranquilla possa essere al centro di un dramma tanto oscuro.
Le indagini proseguono, ma il silenzio che avvolge via Bedosta è denso di domande senza risposta. Gli inquirenti lavorano per ricostruire le ultime ore di Roberto Berti, cercando di far luce su un caso che ha sconvolto l’intera comunità.
Vi terremo aggiornati per i prossimi sviluppi.