
Un nuovo video diffuso dalle autorità francesi getta luce sui momenti immediatamente successivi allo spettacolare furto avvenuto domenica al Museo del Louvre. Le immagini mostrano due individui che scendono da un montacarichi sul lato del museo e si allontanano a piedi lungo la Senna, tra i passanti ignari.
Uno indossa un gilet giallo e una mascherina nera, l’altro è vestito completamente di nero e con casco da motociclista. Pochi minuti dopo, i due sarebbero fuggiti in moto.
Come è avvenuto il furto al Louvre
Secondo la ricostruzione della polizia francese, i ladri avrebbero utilizzato la piattaforma per raggiungere un balcone laterale del Louvre. Da lì avrebbero forzato una finestra con una smerigliatrice angolare, entrando nella Galleria di Apollo, che ospita i preziosi gioielli della corona francese.
In meno di quattro minuti i malviventi hanno sfondato due teche blindate e portato via otto pezzi di altissimo valore storico ed economico, per un totale stimato di oltre 100 milioni di dollari.
Durante la fuga, uno dei sospetti ha tentato di incendiare il furgone usato per l’irruzione, ma sarebbe stato fermato da un agente di sicurezza del museo. L’episodio non compare nel video diffuso.
Indagini in corso: trovate tracce di DNA
Il procuratore di Parigi Laure Beccuau ha confermato il ritrovamento di tracce di DNA su un casco e dei guanti recuperati vicino alla scena del crimine. Tuttavia, non è ancora chiaro se appartengano ai responsabili.
Oltre 100 investigatori stanno lavorando al caso, classificato come “furto aggravato da banda organizzata”. Gli inquirenti non escludono collegamenti con gruppi criminali internazionali specializzati nel traffico di beni culturali, come la nota banda dei “Pink Panthers”.
Un duro colpo all’immagine del museo del Louvre e della Francia
Il Louvre ha riaperto le porte mercoledì, ma la Galleria di Apollo resta chiusa al pubblico. L’episodio ha sollevato interrogativi sui protocolli di sicurezza del museo più visitato al mondo, che nel 2024 ha accolto oltre 9 milioni di visitatori.
La direttrice del museo, Laurence des Cars, ha offerto le proprie dimissioni per quello che ha definito un “terribile fallimento” nella sicurezza, ma la ministra della Cultura Rachida Dati le ha respinte.
Reazioni politiche e simboliche
Il presidente Emmanuel Macron ha definito la rapina “un attacco alla nostra storia”, assicurando che “gli autori saranno presto portati davanti alla giustizia”.
Dal fronte politico, Marine Le Pen ha parlato di “ferita all’anima francese”, mentre esponenti della sinistra e dei Repubblicani hanno denunciato la carenza di personale e risorse nei musei nazionali.
Il ministro dell’Interno Laurent Nuñez ha riconosciuto che la sicurezza dei musei “resta una vulnerabilità”.
Il furto al Louvre che scuote la Grandeur francese
Il furto al Louvre non rappresenta solo un danno economico, ma anche un duro colpo simbolico per la Repubblica francese, che da anni cerca di rilanciare la propria immagine culturale con il piano di ristrutturazione “Nuovo Rinascimento del Louvre”, voluto da Macron.
Tra gli oggetti trafugati figurano gioielli appartenuti all’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III. Una delle corone è stata ritrovata, danneggiata, lungo la via di fuga.
Gli esperti avvertono che il tempo per recuperare gli altri pezzi è limitato: se i gioielli venissero smontati o venduti a pezzi, il loro valore storico andrebbe perduto per sempre.
Una rapina destinata a entrare nella storia
Con la sua audacia, rapidità d’esecuzione e bersaglio simbolico, la rapina del Louvre è già entrata nella storia delle grandi rapine europee.
Resta ora da capire se la polizia riuscirà a mantenere la promessa del presidente Macron e restituire ai francesi un pezzo del loro passato.