
Un drammatico episodio si è verificato nella mattinata del 22 agosto 2025 lungo la strada provinciale che collega Corchiano a Viterbo. Un bambino di appena un anno e mezzo è caduto dall’auto in corsa, riportando gravi ferite. Secondo le prime ricostruzioni, il fratellino di tre anni, seduto accanto a lui, avrebbe inavvertitamente sganciato la cintura del seggiolino. Successivamente ha aperto la portiera posteriore del veicolo. In quel momento il piccolo è precipitato sull’asfalto.
La reazione della madre
La madre, che era al volante dell’auto, si è accorta solo dopo pochi istanti dell’accaduto. Subito ha arrestato la corsa, è scesa dall’auto e ha raccolto il figlioletto gravemente ferito dalla carreggiata. Senza perdere tempo ha guidato fino all’ospedale Santa Rosa di Viterbo, dove si è presentata con il bimbo sanguinante tra le braccia.
Il trasferimento d’urgenza
Le condizioni del bambino sono apparse immediatamente critiche. I medici del pronto soccorso hanno stabilito che fosse necessario un trasferimento urgente: è stato quindi disposto il trasporto in eliambulanza verso il Policlinico Gemelli di Roma. Al momento il piccolo si trova ricoverato in prognosi riservata.
Gli accertamenti delle forze dell’ordine
La polizia, intervenuta dopo l’incidente, ha raccolto la testimonianza della donna e verificato l’esatta dinamica dei fatti. Le indagini hanno escluso il coinvolgimento di terze persone. È stato appurato che il bambino era regolarmente assicurato al seggiolino e che l’accaduto è dipeso dall’imprevedibile gesto del fratellino maggiore, appena tre anni, che non poteva essere consapevole delle conseguenze delle proprie azioni.
Un episodio difficile da prevenire
La vicenda ha scosso la comunità locale, sottolineando quanto a volte gli incidenti possano avvenire nonostante le precauzioni adottate. La madre, infatti, aveva correttamente sistemato il figlio nel seggiolino, ma il comportamento involontario del fratellino ha reso impossibile evitare la tragedia.
Rimane da capire l’effettiva responsabilità genitoriale
Molte auto moderne hanno blocchi di sicurezza per i bambini sulle portiere posteriori, pensati proprio per impedire l’apertura dall’interno. Se questi non erano attivi, un bambino piccolo potrebbe riuscire a tirare la maniglia e aprire la portiera. In alcuni modelli più vecchi o con serrature usurate, la resistenza può essere minima.
Un bambino di 3 anni non ha consapevolezza del pericolo, ma può imitare gesti che ha visto fare agli adulti o semplicemente giocare con le maniglie. La combinazione di forza, curiosità e coordinazione crescente può rendere un gesto apparentemente “impossibile” effettivamente realizzabile.