Francia sotto shock: studente accoltella e uccide collaboratrice scolastica

L'aggressione è avvenuta durante il controllo degli zaini: lo studente di 14 anni era stato sospeso in passato per episodi violenti. Il governo ora valuta l’introduzione di scanner anti-armi all’ingresso delle scuole.

collaboratrice scolastica

Una tragica aggressione ha sconvolto la comunità scolastica del Collège Françoise Dolto, situato nel dipartimento dell’Alta Marna, nel nord-est della Francia. Nella mattina del 10 giugno, una collaboratrice scolastica di 31 anni è stata accoltellata da uno studente di appena 14 anni. Un’aggressione violenta dove la donna ha riportando ferite gravissime che si sono rivelate fatali. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, la collaboratrice scolastica è deceduta poco dopo l’arrivo dell’ambulanza.

Un passato segnato da episodi di violenza

Sebbene il giovane non avesse precedenti penali, la sua storia scolastica era già stata segnata da episodi preoccupanti. Nei mesi precedenti, infatti, era stato sospeso due volte per comportamenti violenti. A novembre aveva aggredito con dei pugni un compagno e aveva cercato di strangolarne un altro. Nonostante questi gravi episodi, negli ultimi tempi sembrava essersi integrato meglio nella classe. Secondo alcune testimonianze raccolte dai media francesi, il ragazzo veniva descritto come “tranquillo” e “ben inserito nel gruppo”.

Anche i docenti della scuola hanno espresso incredulità e sgomento per l’accaduto, sottolineando di non aver colto segnali recenti di instabilità o rischio.

Il momento dell’aggressione alla collaboratrice scolastica: durante il controllo degli zaini

L’attacco mortale sarebbe avvenuto in modo improvviso mentre gli studenti erano in fila per un controllo degli zaini. Secondo quanto riferito dalla ministra dell’Istruzione, Élisabeth Borne, i compagni del giovane assalitore stavano aspettando il proprio turno e hanno assistito in diretta alla scena drammatica.

L’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato: il ragazzo è stato fermato dalla gendarmeria e portato via in custodia. Durante l’arresto, un agente ha riportato una lieve ferita alla mano. La ministra ha voluto rendere omaggio pubblicamente alla prontezza e al coraggio del personale e delle forze dell’ordine. Gli ufficiali erano intervenuti per limitare i danni e proteggere gli altri studenti.

Una crisi che si allarga: emergenza armi nelle scuole

Questo nuovo episodio di violenza rilancia un dibattito sempre più acceso in Francia: quello sul possesso di armi da taglio da parte dei minori. In un rapporto presentato alla fine di maggio dalla vicepresidente del Parlamento al premier François Bayrou, è emersa una fotografia allarmante: il fenomeno interessa “tutti i territori” e coinvolge giovani con vari profili psicologici e sociali.

Molti studenti portano coltelli con sé dichiarando di voler “difendersi” da atti di bullismo o violenza, ma non mancano casi legati a dinamiche di bande o a fragilità mentali non affrontate adeguatamente.

I numeri dell’emergenza: sequestri e controlli in aumento

Secondo i dati resi noti dal Ministero dell’Interno nella stessa giornata dell’aggressione, tra il 26 marzo e il 26 maggio, le forze dell’ordine hanno effettuato oltre 6.000 controlli negli istituti scolastici, sequestrando 186 coltelli e adottando misure restrittive nei confronti di 32 studenti.

Una situazione che ha spinto il governo a valutare misure straordinarie. Tra queste, la sperimentazione di scanner di sicurezza – simili ai metal detector – all’ingresso delle scuole, proposta dal primo ministro Bayrou come risposta concreta all’ondata di violenze.

Scanner agli ingressi: una proposta che divide

L’idea di introdurre scanner per individuare armi prima che entrino negli ambienti scolastici non è nuova. Già nei mesi scorsi era stata sollevata in Italia dalla dirigente dell’Istituto tecnico “Marie Curie” di Napoli, in risposta a episodi di violenza tra studenti. Oggi, di fronte all’escalation di aggressioni in Francia, la proposta torna al centro del dibattito politico e sociale, con il sostegno di alcuni membri del Rassemblement National.

Il governo intende affiancare a questa misura anche un rafforzamento delle norme che regolano la detenzione e il possesso di armi da taglio, per contrastare una minaccia che sempre più spesso colpisce gli ambienti scolastici, luoghi che dovrebbero invece essere simboli di sicurezza e formazione.