Francia, coprifuoco per minorenni in 15 città: risposta dura a violenza urbana

Da Limoges a Nîmes, scatta il divieto notturno per i minori. Multe fino a 150 euro e genitori convocati in commissariato. Tra polemiche e scontri, il governo punta a fermare l’escalation legata al narcotraffico.

Coprifuoco

In 15 città francesi è entrato in vigore un rigido coprifuoco notturno riservato ai minori, in risposta all’aumento vertiginoso di episodi di violenza urbana. La misura, che resterà in vigore fino a settembre, impone ai minori il divieto di circolare tra le 21:00 e le 06:00. In caso di trasgressione, è prevista una sanzione fino a 150 euro e la convocazione dei genitori presso il commissariato di zona.

Secondo le autorità locali, il provvedimento è un tentativo disperato ma necessario per ristabilire un minimo di ordine pubblico nei quartieri a rischio. Zone sempre più teatro di guerriglie tra bande armate e forze di polizia. I sindaci, sia di destra che di sinistra, lo difendono con forza. Ma le critiche non mancano, soprattutto da parte dei sindacati di polizia che denunciano l’inefficacia dello strumento contro fenomeni criminali che non conoscono orari.

Banlieue in fiamme: escalation di violenza e assalti alle forze dell’ordine

Le ragioni alla base del coprifuoco sono gravi e documentate. A Limoges, lo scorso fine settimana, un centinaio di individui incappucciati e armati ha teso un agguato alle forze di polizia intervenute in un quartiere difficile. Armati di molotov, bastoni e armi da fuoco, hanno dato vita a tre ore di scontri violentissimi: auto colpite con bambini a bordo, nove agenti feriti e un’inchiesta aperta per rivolta armata.

Situazioni simili sono avvenute anche a Béziers e Nîmes, dove i pompieri sono stati deliberatamente attirati in trappole per poi essere aggrediti con fuochi d’artificio e razzi. In uno degli episodi, il rogo appiccato intenzionalmente ha distrutto l’appartamento di una madre con tre figli, ferendo gravemente un poliziotto e costringendo all’evacuazione l’intero edificio.

Nîmes, simbolo del degrado: sparatorie e bambini sfruttati dalle gang

Nîmes è una delle città più colpite da questa ondata di violenza. Il sindaco Jean-Paul Fournier ha definito la situazione “insostenibile” e ha accusato apertamente i narcotrafficanti di aver instaurato un vero e proprio “clima di terrore”. La città ha adottato il coprifuoco per tutti i minori di 16 anni, motivandolo con la necessità di proteggerli dalla violenza e sottrarli al reclutamento delle bande.

Il vicesindaco Richard Schieven ha sottolineato come persino i ragazzini di 12 e 13 anni vengano utilizzati dalle organizzazioni criminali come corrieri o vedette. Un segnale inequivocabile che il traffico di droga sta dilagando e colpisce fasce sempre più giovani della popolazione.

Béziers e Limoges: dove il coprifuoco non basta

A Béziers, il coprifuoco notturno per i minori sotto i 13 anni era già stato introdotto lo scorso anno, e ampliato ai minori di 15 anni nel 2024. Tuttavia, gli episodi di violenza non si sono fermati. Giovani con il volto coperto hanno continuato a tendere agguati alle forze dell’ordine, sfidando apertamente le misure adottate.

Anche Limoges, che ha introdotto il coprifuoco all’inizio dell’estate, non ha visto miglioramenti sostanziali. Il sindaco Émile Roger Lombertie ha ammesso che la misura “non ha funzionato”, sottolineando che mancano le risorse per farla rispettare efficacemente. “Abbiamo avuto disordini tra i giovani e nessuno è riuscito a fermarli”, ha dichiarato, chiedendo un rafforzamento delle forze dell’ordine.

L’ombra lunga di Marsiglia: la guerra per la droga si espande

Il dramma della violenza urbana ha origini profonde. Marsiglia, da anni epicentro delle guerre tra bande rivali per il controllo del narcotraffico, ha visto le sue dinamiche criminali estendersi in maniera preoccupante verso il centro e il sud della Francia.

A Nîmes, due anni fa, un bambino di 10 anni perse la vita in una sparatoria. E solo la scorsa settimana, il corpo di un 19enne è stato ritrovato parzialmente bruciato alla periferia della città. Episodi come questi non sono più eccezioni, ma segnali di una crisi endemica. Secondo il Ministero dell’Interno, nel solo 2024, ben 110 persone sono morte e oltre 300 sono rimaste ferite in episodi legati al traffico di droga.

Il governo stringe la morsa: nuove leggi e carceri per i boss

Il governo francese non resta a guardare. Il ministro della Giustizia Gérard Darmanin e il collega agli Interni Bruno Retailleau hanno promosso un pacchetto legislativo mirato alla repressione del narcotraffico. Tra le misure approvate: la creazione di due carceri di massima sicurezza, una nuova sezione della procura dedicata esclusivamente ai crimini legati alla droga, poteri rafforzati per le forze investigative e uno status protetto per gli informatori.

I primi 17 narcotrafficanti più pericolosi del Paese sono già stati trasferiti nella prigione di Vendin-le-Vieil, nel nord della Francia. Una mossa simbolica ma anche pratica, che vuole mostrare il pugno duro dello Stato in una guerra che si gioca non solo nelle strade, ma anche tra le mura delle carceri.

Le recenti rivolte scoppiate proprio all’interno delle prigioni francesi sono state, secondo gli inquirenti, una diretta risposta delle bande criminali alla stretta del governo.

Una società divisa tra emergenza e diritti

Il coprifuoco imposto ai minori ha acceso un forte dibattito pubblico. Da un lato, chi lo sostiene parla di necessità, di tutela e di contenimento di una spirale di violenza che sembra fuori controllo. Dall’altro, critici e sindacati mettono in dubbio la reale efficacia della misura, sottolineando come il crimine organizzato non si fermi al calar del sole.

La Francia si trova davanti a un bivio: tra la necessità di proteggere le comunità e il rischio di alimentare ulteriori tensioni sociali con provvedimenti repressivi. Ma una cosa è certa: i giorni dell’estate 2025 saranno ricordati come quelli in cui i bambini e gli adolescenti di intere città sono stati costretti a restare chiusi in casa. Non per un’emergenza sanitaria, ma per una crisi di sicurezza sempre più profonda.