Ford rivede la strategia elettrica: maxi svalutazioni da 19,5 miliardi

Il rallentamento della domanda di veicoli elettrici spinge il gruppo americano a puntare su ibridi e modelli a maggiore redditività.

Ford USA

Ford Motor Company ha annunciato il 15 dicembre la previsione di oneri straordinari per circa 19,5 miliardi di dollari, in gran parte legati al comparto dei veicoli elettrici. Si tratta di una delle svalutazioni più rilevanti mai registrate nel settore automobilistico statunitense. Rappresenta una presa d’atto concreta delle difficoltà nel rendere profittevole, nel breve periodo, la transizione all’elettrico.

Dal 2023, il business Ev di Ford ha accumulato perdite per circa 13 miliardi di dollari, spingendo il gruppo a una profonda revisione delle proprie ambizioni industriali.

Cambio di rotta: più benzina, ibridi ed elettrici ad autonomia estesa

Alla luce del contesto di mercato, Ford ha deciso di ridimensionare gli investimenti nei veicoli elettrici puri, rafforzando invece la gamma a combustione tradizionale e accelerando lo sviluppo di ibridi e modelli ad autonomia estesa, dotati di motori a benzina di supporto.

L’obiettivo dichiarato è abbandonare gli asset meno redditizi e riallocare il capitale verso veicoli in grado di garantire margini più solidi.

Le parole dell’amministratore delegato

«Continuare a investire miliardi in grandi veicoli elettrici che non generano profitti non è più sostenibile», ha spiegato l’amministratore delegato Jim Farley. La dirigenza ha sottolineato come l’azienda abbia oggi una conoscenza più matura del mercato statunitense. Secondo il manager, i cambiamenti normativi e la prudenza dei consumatori stanno rallentando l’adozione di massa dei veicoli elettrici negli Stati Uniti.

Nuovi Ev low cost e addio al F-150 Lightning

Nonostante il ridimensionamento, Ford non abbandona del tutto l’elettrico. L’azienda conferma di essere al lavoro su un pick-up elettrico da circa 30.000 dollari, il cui debutto è previsto entro il 2027 e che dovrebbe inaugurare una nuova famiglia di Ev più accessibili.

Parallelamente, Ford interromperà lo sviluppo del pick-up F-150 Lightning completamente elettrico, sostituendolo con una versione ad autonomia estesa. Entro il 2030, il gruppo stima che circa il 50% delle vendite globali sarà composto da ibridi, Ev e veicoli ad autonomia estesa, contro il 17% previsto per il 2025.

Il ruolo crescente degli ibridi

Il ricorso agli ibridi sta aumentando a livello globale, grazie a costi più contenuti e a una maggiore praticità rispetto agli Ev puri. Molti consumatori continuano infatti a esprimere perplessità su prezzi elevati, autonomia delle batterie e infrastrutture di ricarica.

In questo scenario, Ford intende valorizzare i propri asset industriali in modo alternativo.

Riconversione degli impianti di batterie

Lo stabilimento del Kentucky, inizialmente progettato per la produzione di batterie per veicoli elettrici, sarà riconvertito alla realizzazione di sistemi di accumulo energetico destinati a utility, impianti rinnovabili e grandi data center utilizzati anche per l’intelligenza artificiale.

Il sito era stato sviluppato insieme a SK Group, joint venture dalla quale Ford uscirà sostenendo circa 6 miliardi di dollari dei costi complessivi inclusi nella svalutazione.

Occupazione, conti e prospettive

Ford prevede di assumere migliaia di lavoratori negli Stati Uniti, ma la riconversione del polo batterie comporterà anche 1.600 esuberi. Nel 2024 il gruppo ha registrato un utile netto di 5,9 miliardi di dollari su ricavi pari a 185 miliardi.

Nonostante gli oneri straordinari, l’azienda ha rivisto al rialzo le stime di utili rettificati ante imposte, portandole a 7 miliardi di dollari.

Un segnale per tutto il settore

La decisione di Ford si inserisce in una tendenza più ampia. Anche General Motors ha ridimensionato i propri obiettivi elettrici, svalutando asset Ev e rinunciando a una gamma completamente elettrica entro il 2035. Le incertezze normative, insieme al mutato atteggiamento dei consumatori, stanno spingendo l’intera industria a una transizione più graduale.

Nel breve termine, le strade americane continueranno quindi a essere dominate da veicoli a benzina e ibridi, con l’elettrico destinato a crescere, ma a ritmi più lenti rispetto alle previsioni iniziali.