Extra Omnes, fuori tutti. Il Conclave entra nel vivo. Quando la fumata bianca?

Il Conclave entra nel vivo. I più ottimisti sono convinti che già domani avremo un nuovo Pontefice

Extra Omnes

Con la frase “Extra Omnes”, fuori tutti, il conclave entra nel vivo.  L’ufficio di Presidenza del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha dichiarato: “Con riferimento alle prescrizioni normative e di sicurezza inerenti alle attività relative all’elezione del Sommo Pontefice a partire dalle ore 15 del 7 maggio, tutti gli impianti di trasmissione del segnale di telecomunicazione per cellulare radiomobile, presenti nel territorio dello Stato della Città del Vaticano, esclusa l’area di Castel Gandolfo, sono stati disattivati”.

Il comignolo

Il comignolo, installato nei giorni scorsi dai pompieri, diventa da questo momento l’unico riferimento per i fedeli per capire cosa sta succedendo nella Cappella Sistina. E proprio da quel comignolo, infatti, che il mondo apprenderà l’elezione del nuovo Pontefice.

Extra Omnes

L’ attesa comincia da questo momento. Alle 10 di questa mattina, con la messa “Pro eligendo Pontifice”, il Conclave ha avuto inizio. I cardinali, poco fa, sono entrati nella Cappella Sistina, guidati in processione dal cardinale Pietro Parolin. Parolin è il più anziano per nomina e presidente dell’assemblea. Dopo l’invocazione allo Spirito Santo, l’arcivescovo Diego Ravelli ha pronunciato l’Extra Omnes (fuori tutti). Con questa formula, si sancisce ufficialmente l’inizio delle votazioni a porte chiuse.

Domus Sanctae Marthae

Stamattina i cardinali hanno raggiunto le loro stanze nella Domus Sanctae Marthae. Ieri il cardinale decano del Collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re ha informato il sorteggio delle stanze per i porporati che partecipano al Conclave ha avuto luogo.

Dall’Extra Omnes alle votazioni

Con la Costituzione entrata in vigore nel 1996, la Universi Dominici Gregis, papa Wojtyla aveva  abolito due dei tre metodi tradizionali di voto. Infatti, non è più possibile la nomina per acclamazione unanime da parte del collegio dei cardinali e l’elezione per compromesso. Il sacro Collegio non può più delegare la decisione a un gruppo di grandi Elettori (composto da 9 a 15 cardinali). Oggi per eleggere il Papa sarà necessaria la maggioranza qualificata (due terzi) dei voti espressi da tutti i cardinali.

I cardinali “papabili” al soglio pontificio, dopo dieci Concistori convocati da Papa Francesco in dodici anni di pontificato, sono 133. Servono quindi 89 voti tra i porporati per essere eletti a successore di Pietro.

Fumata nera e fumata bianca

Al momento dello scrutinio, i cardinali scriveranno il nome del loro candidato su una scheda. Tutte le schede verranno depositate in un calice e poi scrutinate. Se nessuno dei cardinali otterrà la maggioranza richiesta, le schede verranno bruciate in una stufa nella quale verrà aggiunta una miscela di perclorato di potassio, antracene e zolfo che produrrà la fumata nera.

Nelle votazioni dalle quali emergerà il nome del nuovo Papa, le schede verranno bruciate con una combinazione di clorato di potassio, lattosio e colofonia, la cui combustione darà origine alla fumata bianca.

Quando avremo il nuovo Papa?

I più ottimisti prevedono l’elezione del nuovo Papa già per il pomeriggio di domani, giovedì 8 maggio. I più scettici invece spostano la data al pomeriggio del 9 maggio, venerdì.
In ogni caso, sono tutti convinti che per domenica, avremo già un nuovo Papa che si affaccerà alla finestra per il suo primo Angelus.