
Lo spot pubblicitario della U-Power, noto marchio di abbigliamento da lavoro e scarpe antinfortunistiche, ha scatenato una bufera sui social a causa di una scena controversa. Nel video, un bambino di circa sette anni appare incantato di fronte a una cantante in minigonna e stivali, con la bocca spalancata. Un’immagine che ha suscitato indignazione tra gli utenti, che hanno giudicato la scelta comunicativa inappropriata e sessista.
Diletta Leotta e lo spot della discordia
La pubblicità, della durata di circa trenta secondi, si apre con la performance di una cantante su un palco improvvisato. Tra il pubblico si trova un bambino che osserva con espressione stupefatta le gambe della performer. Subito dopo, la voce fuori campo di Diletta Leotta recita: “La prima volta che sei rimasto senza parole. Lasciati stupire ancora una volta”. Il messaggio, per molti, risulta inequivocabile e inappropriato. Solo nella seconda parte dello spot compare il focus sulle scarpe U-Power, enfatizzando la loro leggerezza.
Reazioni e critiche: “Uno squallore”
L’indignazione non si è fatta attendere. La giornalista Selvaggia Lucarelli è stata tra le prime a criticare aspramente lo spot, accusandolo di ammiccare a una sessualizzazione precoce. “Le pubblicità di Diletta Leotta per U-Power sono sempre state improntate su un immaginario anni ’90, con il corpo della testimonial al centro della scena. Ma questa volta lo sguardo maschile desiderante è quello di un bambino di sette anni” ha commentato Lucarelli.
Sotto i post social dell’azienda e della stessa Leotta si sono accumulati centinaia di commenti indignati. “Complimenti a chi ha pensato lo spot, ai genitori che hanno ‘fornito’ il bambino e alla protagonista che ha accettato” ha scritto un utente. Un altro ha aggiunto: “Non potevate far rimanere il bambino senza parole davanti a un cantiere, con ruspe e attrezzi da lavoro?”. La scelta creativa dello spot è stata definita “sessista”, “anacronistica” e “priva di sensibilità”.
Diletta Leotta nella bufera: responsabilità della testimonial?
Pur non essendo la protagonista della scena contestata, Diletta Leotta è finita nel mirino delle critiche per aver prestato il volto alla pubblicità. Molti utenti si sono chiesti se, da donna e madre, avrebbe dovuto prendere le distanze da una scelta comunicativa così problematica.
Un errore di comunicazione?
La vicenda solleva interrogativi più ampi sul linguaggio pubblicitario e sulla responsabilità dei brand nel veicolare messaggi rispettosi e inclusivi. Se l’intento era stupire, l’effetto ottenuto è stato quello di scatenare un’ondata di indignazione. Resta da vedere se U-Power deciderà di ritirare lo spot o rispondere alle critiche.