Dalla sciatica al sesso forte: quando la ricetta sbaglia genere

A Napoli, una signora si presenta per curare la schiena… e si ritrova con una terapia per il pene curvo. La tragicommedia medica che nessuno si aspettava, nemmeno lei.

lombosciatalgia ricetta

Accade a Napoli, dove la signora Carmela si presenta al centro medico con una diagnosi chiara: lombosciatalgia bilaterale, alias “mal di schiena che non perdona”. Ma la sorpresa è dietro l’angolo — anzi, sulla ricetta: il trattamento prescritto è per l’induratio penis plastica, una malattia infiammatoria del pene. Sì, proprio quello.

Ricetta elettronica o cabaret sanitario?

L’errore è servito, probabilmente causato da un innocente scivolone del sistema di codici sanitari, rinnovati dal 1° gennaio 2025. Quella che doveva essere una terapia con onde d’urto per la schiena è diventata una cura per la patologia maschile più imbarazzante dopo l’impotenza. Il tutto documentato con umorismo social da Raffaele Ambrosino, ex assessore e oggi direttore operativo di una clinica.

Ricetta per onde d’urto… ma dove?

L’imbarazzo è stato bipartisan: il personale medico ha guardato la ricetta, poi Carmela, poi di nuovo la ricetta. “Signora, ma lei… è sicura di non avere un pene?” domanda che non dovrebbe mai trovar posto in un ambulatorio ortopedico. E invece. Carmela, tra il confuso e il divertito, ha chiarito che le onde d’urto le servivano sì… ma ai piedi, per una spina calcaneare, non certo per raddrizzare organi che non possiede.

Diagnosi sbagliata, ma che colpo basso!

La scena, al confine tra la commedia napoletana e la sanità pubblica, si chiude con un lieto fine e una morale: controllate sempre la ricetta prima di uscire dallo studio, soprattutto se non volete trovarvi in un ambulatorio a giustificare l’assenza anatomica di un pene curvo.

Sanità 2.0: codice sbagliato, paziente sbagliato

Nel futuro delle ricette digitali, ci aspettavamo efficienza e precisione. Ma ogni sistema ha il suo tallone d’Achille (o la sua prostata digitale). Colpa della fretta? Di un copia-incolla distratto? Di un algoritmo in cerca di emozioni forti? Chissà. Quel che è certo è che Carmela, alla fine, ha ricevuto la cura giusta. Per la schiena. E per la dignità.