
Una scoperta agghiacciante ha sconvolto Spoleto. Nel tardo pomeriggio di lunedì 22 settembre, il corpo di un giovane è stato rinvenuto in un sacco nero della spazzatura, abbandonato tra i giardini pubblici e il tracciato ferroviario del quartiere Casette. A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti che avevano notato nei pressi una bicicletta elettrica riconducibile a un ragazzo scomparso da giorni.
Le indagini hanno confermato i sospetti: i resti appartengono a Bala Sagor, 21 anni, originario del Bangladesh, conosciuto da tutti come Obi.
La vittima: un giovane migrante in cerca di futuro
Sagor viveva da circa due anni in Italia e soggiornava in una comunità di accoglienza dello Spoletino. Lavorava come aiuto cuoco in un ristorante del centro città e possedeva un regolare permesso di soggiorno. Il 18 settembre era scomparso dalla struttura senza dare notizie: non si era presentato nemmeno sul posto di lavoro.
Le ricerche si erano subito attivate grazie agli appelli di amici e conoscenti, che avevano diffuso la sua foto accanto alla bicicletta elettrica ritrovata poi sul luogo del delitto.
L’indagine a Spoleto: un vicino di casa nel mirino
La Procura di Spoleto, guidata dal procuratore Claudio Cicchella, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. L’attenzione degli inquirenti si è concentrata su un uomo di 30 anni, di origine ucraina, che abita in via Pietro Conti, a poche decine di metri dal punto del ritrovamento.
Secondo alcune fonti, il sospettato sarebbe stato anche un ex collega di lavoro della vittima. Setacciati a lungo la sua abitazione e il garage, dai Carabinieri del comando provinciale di Perugia e dagli specialisti del Ris, che hanno raccolto diversi campioni per le analisi.
Al momento, però, l’uomo non risulta sottoposto a misure cautelari.
Le ipotesi investigative
Dalle prime ricostruzioni emerge che il delitto potrebbe essere stato commesso con un’arma da taglio e con modalità particolarmente cruente. L’omicidio non sarebbe avvenuto nel luogo del ritrovamento. È plausibile che qualcuno abbia ucciso e smembrato il giovane in un altro ambiente, forse proprio nella casa dell’indagato, e che solo successivamente abbia abbandonato il corpo nel parco pubblico.
Nella stessa zona, il giorno successivo al ritrovamento, è stato segnalato un altro sacco, che però non ha fornito elementi utili all’inchiesta.
Le telecamere di sorveglianza di alcune abitazioni vicine sono state acquisite dagli investigatori per stabilire con precisione il momento in cui il cadavere è stato depositato sul posto e da chi.
Attesa per l’autopsia
Trasferita all’Istituto di medicina legale di Perugia, la salma di Bala Sagor, per essere sottoposta a esame autoptico. Gli accertamenti dovrebbero fornire informazioni decisive sulle cause del decesso, sulle ferite riportate e sulla dinamica dei fatti.
Nel frattempo, prosegue il lavoro dei Carabinieri della compagnia di Spoleto, coordinati dal colonnello Sergio Molinari, impegnati a ricostruire i movimenti della vittima nei giorni precedenti e a chiarire il ruolo del sospettato.
Spoleto: una comunità sconvolta
La notizia della morte di Obi ha profondamente colpito la comunità di Spoleto e gli amici che lo conoscevano. Il giovane, giunto in Italia con la speranza di costruirsi un futuro migliore, aveva iniziato un percorso di integrazione lavorativa e sociale. Il tragico epilogo della sua storia solleva inquietudini e domande, mentre la città attende risposte dalla magistratura.