Robotyne, il punto cruciale nella controffensiva

Dopo aver superato le linee di difesa avanzate russe e conquistato Robotyne (oblast di Zaporizhia) le truppe ucraine sono ora giunte davanti alla principale linea difensiva russa del fronte sud: la cosiddetta “Linea Surovikin”.

Robotyne è il punto in cui si concentra lo sforzo ucraino di questa controffensiva

Nell’area di Robotyne gli ucraini hanno concentrato la 46° Brigata Aviotrasportata, la 47°, 65°, 116° e 118° Brigata Meccanizzata, la 82° Brigata Aviotrasportata d’Assalto ed il 72° Reggimento Aviotraportato “Herts”. Insomma, c’è un intero Corpo d’Armata che prova a scendere a sud di Robotyne e si suppone che ora gli ucraini abbiano scherato in battaglia tutte le loro forze di riserva.

In questo momento infuriano i combattimenti, le truppe di Kyiv stanno cercando di allargare i fianchi della breccia che hanno creato, ma premono anche in direzione sud, verso l’insediamento di Novoprokopivka e a sud-est di questo centro abitato.
Di fronte a loro si para la prima delle due barriere difensive che corrono parallele e compongono la Linea Surovikin. I russi stanno ora usando la loro aviazione per fermare gli attacchi ed hanno portato in prima linea, spostandole dalle retrovie del fronte est, alcune unità della 76° Brigata di Assalto Aereo della Guardia, una delle formazioni migliori dell’Esercito della Federazione Russa.

Per sfondare la Linea Surovikin gli ucraini dovranno avanzare in campo aperto e superare tre sbarramenti: un sistema di “denti di drago” (più file di piramidi in cemento che bloccano i mezzi meccanizzati), una grande fossa anti-tank e infine un sistema trincerato attraversato da tunnel e punteggiato da bunker e piazzole di tiro in cemento armato. I campi che intercorrono tra i tre sbarramenti sono disseminati di mine.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Ucraino, Generale Zaluzhny, parlando dell’offensiva in corso, ha dichiarato: “Questa è Kursk”, facendo riferimento alla sanguinosa battaglia della II Guerra Mondiale in cui la Wermacht e le SS si scontrarono frontalmente con l’Armata Rossa in una battaglia fino all’ultimo carro armato.  Così come avvenne a Kursk, gli attaccanti tenteranno l’assalto esattamente lì dove i difensori li aspettano; nel pianificare questa controffensiva gli ucraini non hanno minimamente tentato di sfruttare alcun effetto sorpresa. Forse non avevano altra scelta, forse si sono sopravvalutati. Comunque sia, per la controffensiva ucraina il momento cruciale è arrivato.

Le incursioni con sciami di droni

Per quanto riguarda gli attacchi alle retrovie russe, gli ucraini negli ultimi giorni hanno prodotto incursioni con sciami di droni, i quali hanno colpito una concentrazione di truppe russe in Crimea e, ieri notte, l’aeroporto militare di Kursk, in territorio russo. Sembra che in questo attacco gli ucraini abbiano usato dei droni forniti loro dall’Australia; questi droni sono fabbricati con il cartone e la struttura è tenuta insieme da strisce di gomma, il che li rende quasi invisibili ai radar. In settimana gli ucraini hanno effettuato anche un’operazione di commandos, i quali sono sbarcati sulla costa occidentale della penisola di Crimea, hanno attaccato una stazione radar e sono ripartiti via mare su piccole imbarcazioni.

Sul fronte interno russo

Mentre viene data notizia ufficiale della morte di Prigozhin, Utkin e degli altri passeggeri dell’Embraer Legacy 600 esploso in volo 2 giorni fa, il monitoraggio dei canali Telegram legati al Gruppo Wagner mostra come – su quel versante – il silenzio in merito alla vicenda sia per ora pressoché assoluto, il Gruppo Wagner si limita a mostrare foto dei luoghi dove le persone recano fiori in memoria degli scomparsi e pubblicano filmati che ricordano affettuosamente i loro ex-comandanti.

A 48 ore dalla morte dei capi del Gruppo Wagner, Putin ha emanato un decreto in cui si rende obbligatorio a tutte le forze armate “di volontari” presenti in Russia il giuramento di fedeltà alla Federazione e l’obbedienza alle direttive dello Stato.
Putin ha inoltre varato un secondo decreto in cui si snellisce l’assunzione al lavoro dei minorenni nella fascia di età tra i 14 ed i 18 anni. In Russia manca la manodopera nelle fabbriche, secondo dati ufficiali del Ministero dell’Industria e del Commercio sono attualmente scoperti 650.000 posti di lavoro.

Filmato dell’attacco di un drone kamikaze ucraino sulla fanteria russa.

 

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