
Il Concertone del Primo Maggio 2025, andato in scena come da tradizione a Roma, è stato condotto da Noemi, Ermal Meta, BigMama e l’amatissimo divulgatore scientifico Vincenzo Schettini. La diretta è stata un perfetto equilibrio tra intrattenimento, riflessione e attualità. Temi come i diritti sul lavoro, la sicurezza, l’inclusività e la salute mentale hanno accompagnato una scaletta ricchissima. La conduzione è risultata coinvolgente e credibile, con momenti di grande empatia e leggerezza.
Concertone: il ricordo di Pablo e la sicurezza sul lavoro
Tra gli interventi più significativi della giornata, spicca quello dedicato alla canzone “Pablo” di Francesco De Gregori. Noemi ed Ermal Meta hanno introdotto il brano ricordando la storia del protagonista: un emigrato spagnolo morto in Svizzera mentre lavorava. Un racconto toccante che ha riportato l’attenzione sul tema ancora tragicamente attuale della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Gli artisti al Concertone: tra voci iconiche e nuovi volti
La lineup ha alternato artisti affermati e nuove proposte, con esiti molto diversi.
Giorgia, un’autentica regina del palco – Voto 10
Con un repertorio emozionante e una presenza scenica impeccabile, Giorgia ha incantato la piazza. Brani come Il mio giorno migliore, Gocce di memoria, Oronero e La cura per me hanno confermato il suo status di icona. Elegante in total black, ha dominato il palco senza bisogno di effetti scenici.
Lucio Corsi, energia e grinta – Voto 8
Proiettato verso l’Eurovision, Lucio Corsi ha offerto una performance vibrante e intensa, mantenendo intatta la sua cifra rock e coinvolgendo il pubblico con naturalezza.
Brunori Sas, ironia e profondità – Voto 8
Cantautore raffinato e sensibile, ha saputo mescolare leggerezza e significato, regalando alla piazza un momento di conforto e riflessione.
Ghali, spirito di adattamento – Voto 7
Nonostante un problema tecnico con il microfono durante Casa Mia, Ghali ha reagito con prontezza coinvolgendo il pubblico in un grande coro collettivo. Una prova di carattere.
Alfa, il ragazzo della porta accanto – Voto 7,5
Le sue canzoni sono semplici, ma genuine. Bellissima, Vai! e Il filo rosso sono state ben accolte, anche se manca ancora il guizzo dell’inaspettato.
I momenti più toccanti e i tributi
Omaggio a Paolo Benvegnù – Voto 8
Noemi, Ermal Meta e Brunori Sas hanno reso omaggio al compianto artista con Oceano e Il mare verticale. Un tributo sincero, anche se forse troppo intimista per un pubblico vasto.
Parole che contano: i messaggi dal palco
BigMama e il coraggio di esporsi – Voto 8
Oltre alla conduzione, BigMama ha voluto affrontare un tema personale e urgente: l’odio sui social e la pressione del giudizio pubblico. Il suo intervento ha colpito per sincerità e determinazione.
Mondo Marcio e l’elogio del lavoro – Voto 8
Il rapper ha colpito nel segno con una riflessione intensa: «I veri supereroi sono quelli che ogni giorno si alzano per costruire un futuro migliore». Parole che hanno raccolto applausi sinceri.
Le performance del Concertone più controverse
Patagarri e il caso Free Palestine – Voto 7,5
La band ha fatto parlare di sé con un’esibizione forte e schierata, intonando Free Palestine su Hava Nagila. Una scelta divisiva che ha generato dibattito tra applausi e critiche, in particolare dalla comunità ebraica di Roma.
Gaia e il portoghese fuori tono – Voto 6
La cantante ha proposto brani dal suo ultimo album, ma il momento in cui BigMama ha letto una frase in portoghese con accento incerto ha smorzato l’atmosfera. Un’occasione mancata.
Arisa, una voce che non basta – Voto 5
Nonostante l’indiscutibile talento vocale, Arisa non è riuscita a emozionare con i brani Democrazia e Canta ancora. La sua esibizione è apparsa distante, priva di quella connessione che il pubblico si aspettava.
Il Concerto del Primo Maggio 2025 ha centrato l’obiettivo: unire intrattenimento e riflessione, musica e impegno. Alcuni artisti hanno brillato più di altri, ma il filo conduttore della giornata è rimasto saldo: l’importanza della parola, della memoria e del diritto al lavoro. Un evento che, pur con qualche inciampo, si conferma uno dei momenti più significativi della primavera italiana.