Cervia, tragedia evitabile in spiaggia: turista travolta e uccisa da una ruspa

Una 66enne vicentina in vacanza viene falciata da un mezzo meccanico su un’area demaniale. Il sindaco conferma: "Intervento non autorizzato". La Procura indaga sull’ennesima morte annunciata.

Cervia tragedia

Un sabato di fine maggio si è trasformato in dramma a Pinarella di Cervia, sulla riviera romagnola. Elisa Spadavecchia, 66 anni, insegnante in pensione e in vacanza con il marito, è stata investita e uccisa da una ruspa che stava effettuando lavori sull’arenile. L’incidente è avvenuto in tarda mattinata, sotto gli occhi increduli di altri bagnanti presenti.

Intervento abusivo: il sindaco conferma la mancanza di autorizzazioni

A rendere ancora più grave l’accaduto è la conferma arrivata dal sindaco di Cervia, Mattia Missiroli: i lavori in corso erano completamente abusivi. «Si trattava di un intervento non autorizzato – ha dichiarato –. Gli inquirenti stanno ascoltando i funzionari comunali per accertare eventuali responsabilità». Parole che gettano un’ombra pesante sulla gestione del litorale e sui controlli mancanti.

Chi guidava la ruspa: indagato con precedenti per omicidio stradale

Alla guida del mezzo c’era un uomo di 54 anni, che dopo l’impatto, visibilmente sotto choc, è sceso urlando. L’uomo è stato identificato e rilasciato con una denuncia a piede libero per omicidio colposo, reato previsto per incidenti avvenuti su suolo demaniale. Sconcertante il fatto che il conducente fosse già gravato da un precedente per omicidio stradale.

L’indagine della Procura: tanti interrogativi ancora aperti

La Procura di Ravenna, con la pm Lucrezia Ciriello, ha avviato un’indagine per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente. Saranno effettuati accertamenti tecnici sul mezzo per chiarire perché la donna non sia stata vista e se il veicolo fosse dotato di segnali visivi e acustici funzionanti. Il luogo dell’incidente – la battigia, parte del demanio – solleva inoltre questioni giuridiche rilevanti.

Cordoglio e rabbia: una morte che si poteva evitare

La comunità locale e l’amministrazione comunale hanno espresso il proprio cordoglio ai familiari della vittima. Ma il dolore lascia spazio anche alla rabbia: come è possibile che un mezzo pesante operasse in una spiaggia pubblica senza alcuna autorizzazione? Perché nessuno ha vigilato?

Una ferita aperta sul litorale romagnolo

La morte di Elisa Spadavecchia non è solo una tragica fatalità. È il risultato di negligenze, omissioni e forse illegalità. Una ferita aperta nel cuore dell’estate romagnola, che richiede ora giustizia e risposte concrete per evitare che simili tragedie si ripetano.