Catastrofe nei cieli dell’India: precipita aereo Air India 204 vittime

Due i sopravvissuti recuperati tra le macerie. L’aereo è caduto su una zona residenziale a pochi minuti dal decollo. Avviate le indagini internazionali, tra silenzi e cordogli.

Air India

Un disastro aereo ha sconvolto l’India e il mondo intero. Un Boeing 787-8 Dreamliner della compagnia Air India, partito da Ahmedabad e diretto a Londra, è precipitato poco dopo il decollo, schiantandosi in un’area densamente abitata. A bordo si trovavano 242 persone tra passeggeri ed equipaggio. Secondo le autorità, finora sono stati recuperati 204 corpi, mentre 50 studenti di medicina sono stati trasportati d’urgenza in ospedale: il velivolo ha colpito in pieno il dormitorio di un college medico locale. Le immagini provenienti dal luogo dell’impatto sono devastanti.

Air India: le prime reazioni e i soccorsi

Il commissario della polizia di Ahmedabad, G.S. Malik, ha dichiarato che le operazioni di recupero sono in corso, ma che il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi ulteriormente. “Sembra che non ci siano altri sopravvissuti oltre ai due già individuati”, ha affermato, sottolineando che anche diversi civili potrebbero essere rimasti uccisi nello schianto, vista la zona colpita.

Air India: indagini e dubbi sulla sicurezza del velivolo

Il velivolo coinvolto nell’incidente è un Boeing 787 Dreamliner, consegnato ad Air India nel 2014. Si tratta del primo incidente mortale noto che coinvolge questo tipo di aereo, secondo quanto riportano fonti statunitensi. Boeing ha rilasciato una dichiarazione interlocutoria: “Siamo al corrente delle notizie iniziali e stiamo lavorando per raccogliere più informazioni”.

Nel frattempo, GE Aerospace, produttrice dei motori del velivolo, ha annunciato l’invio di un proprio team tecnico in India per contribuire all’analisi della scatola nera e dei dati di volo. Anche le autorità statunitensi stanno valutando un’eventuale partecipazione alle indagini.

Londra e Washington al fianco dell’India

Nel Regno Unito, la notizia ha suscitato forte emozione. Il premier britannico Keir Starmer ha definito l’accaduto “una scena di devastazione assoluta”. Il governo ha immediatamente deciso di inviare un gruppo di esperti aeronautici e investigatori per collaborare con le autorità indiane nel far luce sulle cause della tragedia.

Anche dagli Stati Uniti sono arrivati messaggi di cordoglio e sostegno. Il segretario di Stato Marco Rubio ha espresso solidarietà con un messaggio toccante: “Il nostro cuore è con le famiglie delle vittime. Restiamo in contatto con i soccorritori sul posto e seguiamo con attenzione l’evoluzione della situazione”.

Messaggi di cordoglio da tutto il mondo

Il premier indiano Narendra Modi ha definito l’incidente “una tragedia straziante” e ha promesso massima assistenza alle famiglie delle vittime. Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato una lettera al capo di Stato indiano Droupadi Murmu e allo stesso Modi, porgendo le sue “sincere condoglianze”. Il ministro degli Esteri pakistano, Ishaq Dar, ha espresso il proprio cordoglio via social, ricordando la delicatezza dei rapporti tra India e Pakistan proprio a un mese da una potenziale crisi diplomatica.

Infine, anche Papa Leone XIV, attraverso un messaggio del cardinale Pietro Parolin, ha assicurato preghiere per le vittime e per le famiglie colpite, invocando “la benedizione divina della pace e della guarigione”.

Nessun italiano tra le vittime

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha confermato che non risultano cittadini italiani tra le vittime del disastro. Un dettaglio che, sebbene non allevi il dolore generale, offre un primo riscontro rassicurante per la comunità italiana.