Caso Resinovich: Liliana congelata? Agli scienziati americani la risposta

Saranno utilizzati quattro cadaveri per verificare se Liliana Resinovich è rimasta per tre settimane nel boschetto o è stata congelata

Resinovich

Il caso di Liliana Resinovich continua a riservare colpi di scena. Dopo che la Polizia postale ha comunicato al pm, che indaga sul caso, che Sebastiano Visintin ha cancellato i video registrati dalla sua GoPro e risalenti al giorno della scomparsa della moglie, ora arriva un’altra notizia. Un team di scienziati statunitensi avvierà un esperimento per far luce sull’ipotesi secondo cui il corpo della Resinovich potrebbe essere stato congelato.

La notizia, inizialmente riportata da Il Piccolo di Trieste, è stata poi ripresa da diverse trasmissioni televisive. Alcuni scienziati del Michigan e del Colorado, riprodurranno su quattro cadaveri le stesse condizioni in cui, il 5 gennaio 2022 è stato ritrovato il corpo di Liliana. Il Piccolo, ha specificato che i cadaveri verranno vestiti con gli stessi abiti della Resinovich (giubbotto, jeans, scarponcini), verranno infilati dei sacchetti sul loro capo e verranno messi in sacchi neri.

Come si svolgerà l’esperimento

L’esperimento si svolgerà in una località segreta. Due corpi saranno adagiati su un terreno molto simile a quello sul quale è stata ritrovata la donna e in una zona con le stesse condizioni climatiche dei mesi invernali del boschetto. Gli altri due cadaveri verranno messi in due diversi congelatori. I corpi rimarranno in quelle condizioni per quasi tre settimane. Lo stesso lasso di tempo intercorso tra la scomparsa di Liliana, avvenuta il 14 dicembre 2021 e il giorno del ritrovamento del cadavere.

La ricerca nasce dalla volontà di avere indicazioni più precise sulla data della morte. Come riportato dall’Ansa, Noemi Procopio, una delle consulenti di Sebastiano Visintin ha dichiarato: “Vogliamo osservare morfologicamente questi cadaveri giorno per giorno. Alla fine verranno prelevati dei tamponi in bocca e i microbi verranno confrontati con quelli riscontrati su Liliana, per vedere quale situazione sia quella più affine”.

Visintin, nel frattempo, ritratta

In attesa dell’esito dell’esperimento che verrà condotto prossimamente dagli scienziati americani, Sebastiano Visintin, unico indagato per la morte della moglie, cambia nuovamente versione. L’uomo, che fin da subito aveva pensato a un allontanamento volontario da casa e relativo suicidio, ha poi successivamente cambiato versione ipotizzando un omicidio. Le versioni del fotoreporter in pensione, ora arrotino, sono state altalenanti fino al giorno ha saputo di essere indagato.

Da quel momento, la sua versione è diventata una sola: Liliana si è suicidata. Visintin ha affermato che in questi quasi quattro anni, dalla morte di Liliana, è arrivato alla conclusione che si sia trattato di un suicidio. Un gesto che però non sa spiegarsi. “Nessuno, tra amici e parenti, sospettava che la mia moglie potesse vivere una situazione di malessere” avrebbe dichiarato.